LAND ROVER Nuova DISCOVERY 4: evoluzione della polivalenza
La progettazione tecnica del Discovery edizione 4 è fatta sia di ritocchi, sia di sostanziali modifiche a livello tecnico-progettistico operate in profondità. Così Land Rover vede la nuova era della massima mobilità.
È vero che il Range Sport continua a essere il modello di maggior successo commerciale di Land Rover, ma sono in molti tra aficionados Land Rover e del settore 4×4 a ritenere che sia il Discovery a possedere le maggiori caratteristiche di completezza tecno e le prestazioni più carismatiche nella gamma di Solihull. Cambiare un veicolo sotto molti punti di vista eccellente, è un salto da calibrare per bene.
Il passaggio dall’edizione 3 alla 4 del Discovery si presenta di fatto come un passo evolutivo molto ricercato. Una somma di affinamenti tecnici e di contenuti che merita attenzione. Il gruppo motore / trasmissione, ridisegnato, punta a elevare il comportamento dinamico, contando anche sul nuovo cambio ZF HP-28.
A dargli energia è un inedito sei cilindri. Rispetto al precedente 2.7, il nuovo diesel LR-TDV6 sale a 3.0 litri e conta su un doppio turbocompressore e iniezione Common-rail di terza generazione con iniettori piezoelettrici. Il sistema a due turbocompressori sequenziali-paralleli impiega come standard la turbina primaria più grande. La turbina secondaria, più piccola, entra in azione quando viene richiesta una potenza elevata. La calibrazione del dosaggio del carburante contribuisce in maniera sostanziale al contenimento dei consumi.
Il nuovo TD6 mette a disposizione 245 CV, con una coppia di ben 600 Nm che è al vertice della classe 3 litri. Facendo i conti significa un aumento di potenza del 29%, e del 36% di coppia erogata.
Come Euro 5, ha parallelamente un consumo di carburante migliore del 9% (i dati indicano 9,41 l/100 km nel ciclo UE combinato). Sui poteri delle prestazioni, entra un dato emblematico per la tipologia del veicolo: la capacità di accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi, con un miglioramento del 24% rispetto al 2.7 litri.
Il comportamento dinamico su asfalto, cioè l’unico punto che nella guida che poteva essere inferiore a quello del Range Sport, appare trasformato grazie alla corposa evoluzione telaistica e alla nuova trasmissione adattiva a 6 velocità, combinata all’ormai famoso sistema Terrain Response, che adatta le prestazioni del veicolo ai tipi di terreno. Un plus che anche a nostro avviso si dimostra ancora al top di efficacia nella sua tipologia.
Quanto al design esterno, lo sguardo porta a notare un frontale un po’ più fluente con paraurti più aerodinamico ma soprattutto dai gruppi ottici modificati con funzionamento a LED, utilizzati sia all’anteriore che al posteriore.
A bordo abbiamo un allestimento abbondantemente rivisto, con la prerogativa di continuare a offrire sette posti, ma affinati nei materiali più soffici e nelle doti funzionali. Nuovi il cruscotto e la nuova consolle centrale angolata verso il guidatore, i sedili e una serie di funzioni aggiuntive. Fra le soluzioni troviamo un’interfaccia per apparecchiature audio portatili, autoradio compatibile con trasmissioni digitali (Digital Audio Broadcasting), un nuovo sistema con cinque telecamere “surround” per facilitare le manovre di parcheggio e traino (fino a 3,5 tonnellate), assistenza abbaglianti e sistema di accesso e avviamento senza chiave.
L’up-grade del Discovery 4 di nuova generazione, riguarda anche le capacità in fuoristrada, notevoli, del modello precedente. Le importanti modifiche includono i componenti delle sospensioni, il sistema di sterzo, freni maggiorati, un affinamento del controllo della trazione e perfezionamenti al famoso sistema Terrain Response.
Per la sabbia soffice e le superfici che richiedono potenza, per esempio, è stato ora adottato il sistema di controllo della partenza da fermi. Le nuove impostazioni permettono in questi set-up del sistema solo uno slittamento molto limitato, contribuendo a impedire alle ruote di affossarsi. Sui terreni molto rocciosi, la modifica al programma Roccia applica anche una modesta pressione dei freni quando il veicolo si muove in prima o in retromarcia a velocità inferiori a 5 km/h, per ridurre i moviementi laterali della scocca e l’intervento del controllo trazione, ottenendo una marcia più composta.
Anche il sistema di controllo automatico della velocità in discesa (HDC) della Land Rover è stato perfezionato sulla Discovery 4, tramite l’aggiunta del Gradient Release Control (che favorisce la gradualità delle partenze, sia in salita che in discesa o quando si rilasciano i freni su pendenze estreme).
L’impianto freni si ispira al sistema Brembo a pinze contrapposte con quattro pistoncini impiegato sulla Range Rover Sport. Ha dischi anteriori ventilati da 360 mm con una nuova pinza scorrevole a doppio pistoncino che aumenta la sensibilità al pedale. Posteriormente, una pinza scorrevole a pistoncino singolo agisce su un disco ventilato da 350 mm, ora realizzato in alluminio per ridurne il peso. C’è poi una nuova funzione delle luci d’emergenza. Se il veicolo inizia una brusca frenata, le luci freni lampeggiano per ridurre il rischio di tamponamento.
Citiamo un altro piao di dettagli. Il Sistema Intelligente di gestione dell’energia (IPMS) comprende lo Smart Regenerative Charging: l’alternatore ricarica la batteria quando sia possibile farlo in maniera economica, ad esempio quando il veicolo procede col minimo sforzo. L’aerodinamica è ora più vantaggiosa, e la nuova pompa del climatizzatore è pilotata per stringere allosso l’uso di energia. Ma abbiamo poi la gamma delle tecnologie e_Terrain che contribuisce alla riduzione dei consumi e delle emissioni anche sulla nuova Discovery 4.
Nel complesso, LE TECNOLOGIE e_TERRAIN sono una sinergia di qualità affinate, comprendenti: Tecnologie del motore LR-TDV6 – Calibratura del motore ottimizzata – Minimo più basso – Riduzione dello slittamento del convertitore di coppia -Coppia elevata, rapporti più lunghi – IPMS con Smart Regenerative Charging – Pompa clima con frizione per ridurre le perdite parassite – Migliore aerodinamica.
La mobilità in fuoristrada è un fiore all’occhiello del Discovery4. Per adeguarsi alla capacità di adattamento da parte dell’assetto e della trazione, il motore LR-TDV6 è appositamente messo a punto. Ha una coppa olio adatta a mantenere l’efficienza della lubrificazione anche nell’offroad più impegnativo, e lo stesso vale per il sistema di recupero olio dei turbocompressori. I comandi a cinghia sono stati resi impermeabili, come avviene per l’alternatore, il compressore del climatizzatore, la pompa del servosterzo, il motorino d’avviamento. Il diesel LR-TDV6 2.7 continua comunque a essere disponibile sul Discovery 4, sia con la trasmissione automatica che con quella manuale.
Fabrizio Romano
26/10/2009 – 16:18
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