MotorAge New Generation

Jeep Wrangler Unlimited 2.8 CRD Sahara – Genetica Offroad Modificata

J2007wr_010Con il modello cambiato da cima a fondo, il Wrangler segna la “prima volta” delle 4 porte, che resta fedele allo stile storico da fuoristrada convertibile e a una meccanica ancora più raffinata, trovando nuovi utilizzi attraverso misure maggiorate, moderne e forse anche più grintoso nella fisionomia, ma non esagerate. Con l’Unlimited il marchio U.S.A. esplora la via della purezza off-road insieme all’abitabilità da grandi viaggi.

Mamma Jeep gli ha affidato un compito nuovo e importante per immagine e allargamento degli obbiettivi commerciali, il compito di continuare la saga del fuoristrada per antonomasia trasferendo i valori tradizionalisti e le evoluzioni tecniche del nuovo modello su un piano del tutto inedito, che vuole coinvolgere i fuoristradisti con famiglia e i grandi viaggiatori con il pallino dell’avventura.

RADDOPPIA

Come piace fare ai texani sul tavolo del poker, nel rilancio del Wrangler sul mercato, la Jeep non si è lasciata influenzare dai rivali o condizionare dalle mode, ma ha attualizzato la tradizione e ha addirittura raddoppiato, nel senso che la gamma conta ora anche dell’inedita variante Unlimited, che di porte anzichè le solite due ne ha quattro, traformando l’iconica Jeep nel fuoristrada convertibile per la famiglia. L’essenzialismo concreto ma che fa viaggiare più comodi. Il salto generazionale che il nuovo modello 2007 ha compiuto, per molti versi ancora più importante e profondo di quello che ha caratterizzato il passaggio dalla mitica famiglia CJ a quella del Wrangler alla fine degli Anni ottanta, vuole essere sfruttato al massimo, creando nuovi sbocchi e più ampie potenzialità di gamma. Per ottenere ciò, gli ingegneri hanno aumentato di ben 52 centimetri il passo (294,6 cm) e portato la lunghezza a quota 4,40 metri. In questo modo il divanetto posteriore può ospitare tre persone e i posti totali diventano cinque, con 144 cm di spazio in corrispondenza delle anche e 94,5 cm per le gambe dei passeggeri posteriori (ovvero valori nella media dei SUV di queste dimensioni). La capacità di carico di  935 litri, e che misurando al tetto dietro i sedili posteriori raggiunge 2.300 litri, vale quasi il doppio di quanto possibile con il Wrangler “normale”, con funzionalità nettamente sopra la norma della classe.

TIPO TRANSFORMER

La parte esclusiva di questo fuoristrada a quattro porte, è di avere gli stessi segni di riconoscimento e le medesime capacità di travestimento del fratello corto, cioè la carrozzeria convertibile, portiere rimovibili, cerniere a vista e parabrezza abbattibile (soluzione ormai unica nel panorama dei nuovi 4×4). Anzi, per certi versi c’è qualcosa di più, dato dalla presenza dell’hard-top modulare Freedom Top scomponibile in tre parti con varie configurazioni. Se piace la guida open-air, non c’è fuoristrada a porte che offra altrettanto appagamento. Il piacere di guidare questo Wrangler maggiorato, dovrebbe trarre vantaggio anche dal passo allungato, il che però si dimostra vero solo in parte: la tenuta e il comportamento in curva più progressivo fanno salire i pregi della facilità, ma il bilanciamento e la stabilità non confermano i miglioramenti preventivabili.

La meccanica e i dispositivi per la sicurezza sviluppati per tutta la gamma sono comunque valori aggiunti per la sicurezza, quali ESP, sistema elettronico anti-ribaltamento e dispositivo OCS (Occupant Classification System).

TRAIL RATED DA FAMIGLIA

Le leggendarie capacità fuoristradistiche Jeep, ovviamente certificate Trail Rated secondo i duri parametri dei test USA, si avvalgono di soluzione tecniche messe a punto per ottemperare alle aspettative della clientela, e quella nordamericana ne è la rappresentativa più tipica e volubile. Punto cardine sono gli assali anteriori e posteriori rigidi ad alta resistenza Dana affinati come non mai, e levoluzione del sistema di trazione Command-Trac. Il segnale evolutivo arriva comunque evidente anche dal comportamento sulle strade quotidiane, che nel complesso merita un “più che soddisfacente” per molti aspetti, relativi soprattutto alla scioltezza di manovra e alle sensazioni generali da sport-utility, pur con un qualche neo inatteso. Per esempio, dal passo allungato ci si aspetterebbe un incremento di equilibrio generale che invece non sempre risponde alle aspettative. Di certo, come sul 2 porte, le sospensioni a ponte rigido dallescursione ampliata, insieme allulteriore irrigidimento del telaio e della scocca e alle nuove geometrie dello sterzo e dellassetto, rendono evidente il salto epocale fatto dagli ingegneri sul piano della fluidità di guida, senza lasciar traccia di ruvidità di antica memoria. Il neo è nelle tarature, che rispetto al due porte, sullUnlimited concedono allassetto eccessive morbidezze, a scapito un po della reattività., un po’ della precisione. I vantaggi che ci si aspetta dal passo allungato vengono così “diluiti” da questi movimenti parassiti concessi dalle sospensioni, che per unammortizzazione fin eccessiva alla caccia del comfort, richiedono poi correzioni col volante per replicare a peveé, dossetti e cambi di traiettoria in velocità nella guida stradale. Il controllo elettronico della stabilità (ESP) arriva solo per correggere sovrasterzi pronunciati, e comunque, se leffetto ondulatorio è consistente, per inerzia il retrotreno si mette a far lanarchico. Le promesse di stabilità del passo lungo si fanno più concrete in frenata: lutilizzo di quattro dischi (e un buon ABS) è a capo di un comportamento deciso e che mantiene il Wrangler 4 porte bilanciato nelle forti decelerazioni; a ciò aggiungiamo una pregevole sensibilità.

POTENZA ITALICA

Il primo motore diesel della famiglia Wrangler, il common-rail 2,8 litri costruito da VM Motori, ha caratteristiche affinate. Utilizza iniettori piezo-elettrici, e coppa dell’olio strutturale che ha contribuito a ridurre le vibrazioni. Considerato che le caratteristiche del veicolo non permettono di abbondare coi pannelli isolanti, i risultati sono pregevoli: anche a velocità autostradale, complice la 6° marcia, l’andatura è fluida, e i consumi sono paragonabili a SUV meno tecnicizzati. La potenza e il rendimento di coppia, lo fa apparire gagliardo, lesto nelle riprese, con i benefici di avere un cambio con rapporti lungamente  sfruttabili, 2° compresa. Se si cercano cambi di marcia veloci, serve però perfetta sintonia con le sincronizzazioni, altrimenti gli innesti diventano contrastati, imprecisi al punto da creare scompiglio tra 2° e 4°. Il Wrangler è dotato di trazione part-time (posteriore con anteriore inseribile), quindi il 4×4 non si usa su asfalto asciutto. Ma dove occorre, l’innesto è fluido anche in velocità; fino a 70 all’ora il sistema di aggancio dei mozzi rimane ligio e obbidiente.

COMODO BATTAGLIERO

La versione Sahara non ha le attrezzature massimali da super off-roader del Rubicon (con i suoi bloccaggi elettrici degli assali, e lo scollegamento elettronico della barra stabilizzatrice anteriore) ma l’autobloccante posteriore Trac-Lok è convincente, veloce e abbastanza forte per la massa in gioco. La seconda generazione del sistema di trazione Command-Trac NV241 monta normalmente un riduttore 1:2,72, ovvero un rapporto già elevato, che col motore CRD porta coppia a fiumi. La quantità di forza motrice è sovrabbondante: su ostacoli e pendenze  lultimo dei problemi, anche a pieno carico. In questo senso, l’erogazione di coppia mostra le sue massime qualità: il picco di 410 Nm tra 1800 e 2400 giri, concede manovre di precisione, limitando la necessità di ricorrere al cambio. Gli eccellenti valori in termini di altezza libera da terra, angoli di attacco e di uscita, si aggiungono anche a una gommatura polivalente ma anche aggressiva per doti di grip, 255/75R 17” all terrain con SilentArmor Technology (ma le opzioni sono varie). La protezione sottoscocca è inoltre realistica e non solo apparente: Una lamiera da 2,5 mm a protezione del serbatoio carburante e della scatola del ripartitore. I dossi sono i passaggi più pericolosi se si tocca sotto, ma se non si arriva a questo punto, la fluidità di arrampicata è l’esempio di cosa valgano, messi assieme, la moderna tecnologia e la tradizione tecnica da fuoristrada purista: Il Wrangler sale infatti con scioltezza e soprattutto regolarità, evitando vuoti e tentennamenti, rallentamenti e fatiche di altri modelli. Da notare che L’ESP è del tipo 3 Mode, e oltre a poter essere disinserito, ha la possibilità di operare in modalità parzialmente attiva, meno sensibile agli slittamenti degli sterrati. Integra il sensore per l’ERM, sistema che ha il compito di contrastare i fenomeni di rollio, almeno quando diventano pericolosi. Per questo è più probabile provocarlo su bassa aderenza. Su strada la sua presenza si ravvisa se si sbaglia pericolosamente o si cercano virtuosismi poco costruttivi per la guida.

Certo è che con questo suo stampo “da Hummer interpretato in chiave Jeep”, l’Unlimited ha portato qualcosa di nuovo. Qualcuno lo pensava più come uno sviluppo per i gusti americani, in realtà i vertici hanno visto giusto vedendone le ampie potenzialità anche alle nostre latitudini.

SCHEDA TECNICA

MOTORE

TRASMISSIONE

CHASSIS E CONTATTO AL SUOLO

DIMENSIONI

PESO (kg)

ABITACOLO cm

VANO BAGAGLI  (litri)

PRESTAZIONI

CONSUMI  (litri/100 km)

Fabrizio Romano

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