Fiat Campagnola – Cover Story – NUOVO ATTO sulle orme della GLORIA
Dopo vent’anni il gruppo Fiat fa risorgere il nome del mitico e più famoso fuoristrada italiano. Lo fa però attraverso il marchio Iveco, preparando una versione affinata del nuovo Massif. Tra tanti entusiasmi e qualche “però” per le origini lontane, c’è la soddisfazione di veder parlare la lingua del vero fuoristrada. Concreto e moderno grazie anche agli inteventi dei nostri ingegneri e designer.
Nell’arco degli ultimi decenni del dopoguerra, gli italiani avevano imparato a conoscerla e ad amarla, sicuramente quale simbolo fondamentale della rinascita del Paese, e forse anche perché ricordava la Willys Jeep dei liberatori americani della seconda guerra mondiale. Dopo oltre vent’anni, dopo essere stato reclamato, ambito, preteso da fuoristradisti e nostalgici, il nome Campagnola ritorna, e già questo è un evento di grande richiamo. A qualcuno potrebbe apparire strano solo che un nome storico dei modelli Fiat, sia riportato alla luce con il marchio Iveco, noto per i suoi veicoli professionali. In realtà è proprio in questo che si gioca il ruolo della nuova Campagnola, variante civilizzata e speciale derivata da Massif, 4×4 professionale con struttura da reale fuoristrada, con il quale Iveco è entrata per la prima volta nel settore dei fuoristrada leggeri.
NEL SEGNO DEGLI “ALL BLACKS”
Promozione e immagine giocano ormai ruoli fondamentali nell’identità di un veicolo, e più che col marchio Fiat che gioca il ruolo trendy, Campagnola è oggi il modello ideale per ribadire i valori forti di Iveco sul mercato professionale come su quello civile. Determinazione, solidità e spirito di squadra sono l’eco che il marketing ha gemellato con la squadra di rugby neozelandese degli All Blacks, plurivittoriosa negli anni e da un po’ di tempo molto in auge anche dalle nostre parti. I motivi di orgoglio e approvazione sono evidenti, con qualche “però” che gira nell’aria a chiedere perché per un nome così blasonato la Casa italiana non abbia scelto lo sforzo di un progetto tutto suo e tutto nuovo, al posto di farlo scaturire da intese e joint-venture molteplici. Come per il Massif, l’occhio allenato dell’appassionato coglie la linea estrapolata da un 4×4 della spagnola Santana, la quale ha per anni prodotto l’Anibal, alias PS10 (portato per un periodo anche sul nostro mercato) a sua volta interpretazione su licenza della classicissima Land Rover (prima della denominazione Defender). L’evoluzione marchiata Iveco si avvale dunque di telaio portante a longheroni, che sulla resistenza non cede a compromessi. Da tenere ben in considerazione comunque che la competenza di Iveco nel segmento 4×4 si estende a un’intera gamma di veicoli commerciali leggeri e pesanti, e unità destinate alla difesa dalle soluzioni ad alta tecnologia, che danno risposte specifiche a ogni tipo di missione e condizione di lavoro.
STILE GIUGIARO
Badando al concreto, le doti per sostenere il ruolo ci sono tutte. Variante nobile del Massif, concepito per applicazioni fuoristrada professionali, Campagnola è destinata invece al trasporto persone. Gli allestimenti e gli interventi di personalizzazione curati da Giugiaro e Centro Stile Fiat, hanno il compito di evidenziare le qualità della gamma Iveco. Il frontale riprende il family feeling con il design della griglia radiatore, e sul cofano campeggia il nome del modello. Inoltre, a differenza del Massif, la Campagnola debutta solo nella versione 3 porte a 4 posti, lunga 424,4 cm, larga 175 cm e alta 205 cm. Qando lo scorso luglio al Palazzo del Quirinale il trio Montezemolo, John Elkann, Marchionne (rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Fiat) l’ha mostrata al Presidente Napolitano, questi si è dimostrato entusiasta.
OFF-ROAD GENUINO
La disinvoltura nell’off-road estremo che vanta fa segnare pendenze superabile a pieno carico del 100%, con un angolo di attacco e uscita di 50°e 34° e dosso di 33°. La profondità di guado con assetto standard è, in sicurezza, di 500 mm. La trazione è un classico part-time, inseribile, con bloccaggio al differenziale posteriore per i passaggi più ardui. La combinazione dei componenti con la gamma Iveco Daily porta affinamenti alla catena cinematica e l’inserimento della trazione integrale a veicolo in marcia. Freni a dischi su tutte le ruote, ventilati gli anteriori. Il freno di stazionamento è montato sulla flangia di uscita dell’asse posteriore della scatola di rinvio, permettendo così una maggiore coppia frenante, efficace, aspetto rilevante, anche su considerevoli pendenze. L’elettronica dell’ABS si aziona solo in modalità 4×2.Sugli assali sono montate balestre predisposte per ottenere robustezza e reazioni controllate, con ammortizzatori a doppio effetto, idraulici all’anteriore e ad aria al posteriore, e barre stabilizzatrici sui due assi (massimo carico 2650 kg).
CUORE DI FAMA
Quello che muove la Campagnola è un motore noto, il 3 litri HPT, turbodiesel common-rail all’avanguardia di derivazione Daily, dalla reputazione ottima per prestazioni e rendimnento di combustibile, nella versione con turbina a geometria variabile e che eroga 176 CV di potenza con coppia massima di 400 Nm, dal rendimento costante tra 1.250 e 3.000 giri. La versione standard adotta pneumatici 235/85R16, aggressivi, a spalla robusta e adatti per tutte le superfici. È possibile scegliere di montare pneumatici specifici per fuoristrada sui cerchioni in acciaio di serie, oppure su cerchioni in alluminio opzionali. I cerchioni sono verniciati nello stesso colore della carrozzeria, in contrasto con i paraurti e i parafanghi in tinta opaca. Disponibile nei due colori storici, verde salvia e avorio che riportano immediatamente al passato, Campagnola è un fuoristrada che dà eguale impressione di concretezza e modernità. Nella sua semplicità, l’allestimento di bordo ha attenzioni pregevoli,.e la dotazione include con finestrini anteriori elettrici, rivestimenti in pelle anche per volante e maniglie, aria condizionata, radio/lettore CD con 4 speaker e, a richiesta, sistema di navigazione satellitare.
Per gli amanti del fuoristradismo, questa Campagnola è come una ventata di aria fresca, un ritorno al genuino condito di tocchi di attualità che, ben dosati, aggiungono immagine e gusto della polivalenza più spinta. Con firma italiana.
SCHEDA TECNICA
- Motore diesel, 3.0 HPT, turbo a geometria variabile, 16v
- Potenza (kW / CV) 130 / 176 a 3.200 giri/min.
- Coppia max (Nm) 400 (40,8 kgm) tra 1.250 / 3.000 giri/min.
- Trazione part-time, post. con ant. inseribile –
- differenziale post. bloccabile
- Cambio manuale 6 marce
- Riduttore 1:2.300
- Struttura telaio a longheroni e traverse
- Carrozzeria SW 3 porte
- Sospensioni ant. ponte rigido, balestre, barra stab. post. ponte rigido, balestre, barra stab.
- Freni ant./post. dischi ventilati / dischi
- Lunghezza max (cm) 424,4
- Larghezza max (cm) 175
- Altezza max (cm) 205
- Passo (cm) 245,2
- Angolo di attacco 50°
- Angolo di uscita 34°
- Angolo di dosso 33°
- Pendenza superabile 45°
- Inclinazione trasversale 40°
- Profondità di guado (mm) 500
- Peso in ordine di marcia (kg) 1.110
- Consumi nel ciclo combinato (litri/100 km) 11,1
- Emissione Co2 (g/km) 294
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