I 124 CV/litro ottenuti da un propulsore a benzina di soli 1.368 cc, fanno della MiTo Quadrifoglio Verde l’Alfa Romeo con la più alta potenza specifica di sempre. Il perché è presto detto: oltre alla sovralimentazione mediante turbocompressore compare per la prima volta la rivoluzionaria tecnologia MultiAir, brevettata da Fiat Powertrain Technologies, che comporta guadagni sensibili in materia di rendimento motoristico globale e che verrà presto adottata anche da Fiat e Lancia. In termini pratici il 1.4 MultiAir Turbobenzina della MiTo Quadrifoglio Verde eroga 170 CV, consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 7″5/10 e di raggiungere 218 km/h di velocità massima. Senza dimenticare i consumi bassi in rapporto alle prestazioni: 4,8 litri per 100 km.
L’auspicio è che tale configurazione 170 CV rimanga patrimonio esclusivo dell’Alfa Romeo; questione di differenziazione. L’assetto è dotato di un nuovo sistema di sospensioni attive, che limita rollìo e beccheggio ed è impiegato per la prima volta in questo segmento. Doveroso sottolineare che la versione più potente della compatta Alfa debutterà in un secondo tempo, dopo le più morigerate MiTo 1.4 MultiAir da 105 CV e 1.4 MultiAir Turbobenzina da 135 CV. La prima, in considerazione del propulsore aspirato, vanta prestazioni lodevoli: 0-100 km/h in 10″6/10 e 187 km/h di velocità. La seconda è ancor più interessante, spunta 0-100 km/h in 8″4/10 e 207 km/h, migliorando valori di consumo e di emissioni inquinanti (4,8 litri per 100 km nel ciclo extraurbano e 139 g/km di CO2). A conferma del rispetto ambientale, tutte le versioni 1.4 MultiAir della MiTo dispongono del sistema start/stop. Infine, modifiche importanti sono state effettuate su finizioni interne, cambio, sterzo e sospensioni. Resta però da chiedersi che fine abbia fatto la GTA presentata allo scorso Salone di Ginevra…