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Mercedes GL 420 CDI – Nulla è normale niente è scontato

08_GLa-506-2010.jpgIn lui i concetti dello sport utility full-size e del fuoristrada convivono attraverso la moltiplicazione delle tecnologie e delle misure. Anzi, addirittura si esaltano. Perchè in un abitacolo creato per coccolare sette passeggeri, si trova anche un complesso set di comandi per gestire doti di motricità estreme. Come a dire che la “G” nel nome non è messa a caso. A inseguire i concetti di grandezza, c’è pure il diesel.

Che sia stato creato per essere un SUV sopra le righe è chiaro a chiunque si avvicini al Classe GL. Oggi vediamo in primo piano il lusso, l’immagine Premium, fra vent’anni o forse meno, sarà più evidente l’immagine e il carisma che oggi ha il Classe G. Perché anche se oggi appare occultata dalle sofisticatezze e dai microchip, l’artiglieria pesante da offroader c’è. Ed è a livelli su cui pochi altri possono di competere.

GIGANTISMO CHIC

Una polivalenza in stile Daimler del XXI secolo. Aristocrazia germanica con misure all’americana. Per confezionare il Classe GL in Mercedes hanno fatto le cose in grande, per esempio superando abbondantemente la soglia dei 5 metri di lunghezza e allestendo un abitacolo con sette posti Premium, grazie anche ai 192 cm di larghezza. L’altezza è un discorso a parte, “variabile” a seconda della regolazione delle sospensioni, ma lo approfondiamo in seguito. Si parte da 184 cm. Anche se votato al gigantismo, il GL mostra un legame di parentela con il Classe M, che in Europa è tra i più acerrimi rivali a ostacolare la strada del successo. La sagoma segue linee guida simili, ma con tratti ben marcati che lasciano poco alle rotondità e vogliono invece esprimere un’eleganza sobria. Lo spirito di un generale dell’esercito ma in abiti civili. Lo fa notare anche il frontale con il trittico di prese d’aria nel paraurti e l’ampio motivo a U che parte dalla mascherina e solca il cofano. La fiancata liscia i montanti posteriori verticali eliminano ogni impronta sportiveggiante dae Classe M, come la coda evita leziosità per affidarsi alla geometria e al rigore.

HIGH CLASS

Che il GL sia un ambasciatore del lusso se ne ha conferma varcato l’abitacolo. L’eleganza dell’arredo è quella sobria diventata il biglietto da visita delle ammiraglie della stella, con attenzioni per il dettaglio e i materiali pregiati, e un tocco di aria tecno dato dalla carenatura metallica degli strumenti che richiama la foggia delle bocchette dell’aria. Sulla spaziosità è inutile dilungarsi: il GL ha sette posti quasi paragonabili per libertà di movimento. I due sedili nella terza fila, di solito definiti di emergenza, qui offrono un comfort non molto diverso rispetto ai posti della fila centrale per distanza dal tetto e spazio per le gambe (815 mm).

SETTE LORD

Considerato il volume interno, la climatizzazione del ComfortMatic a tre zone con comandi separati posteriori (di serie sulle versioni con motore V8) rappresenta dunque un equipaggiamento sensato, quanto il bel tetto trasparente panoramico sopra la terza fila di sedili, o la moltitudine di servocomandi, da quello per il volante con regolazione telescopica fino alle variabili per i sedili: gli anteriori hanno perfino il compressore per gonfiare i supporti cosce e schiena in più punti, i due posti dell’ultima fila scompaiono ciascuno con la pressione di un pulsante lasciando una superficie piana e un volume di carico quasi da record: 1240 litri. Gli opzionali lasciano però dei punti di domanda, per esempio perché la nostra Sport 7 avesse anche un pack di intrattenimento posteriore DVD a doppio display, sprovvisto ancora di caricatore multi disco o di una semplice presa USB. Un’inezia visto il comparto delle tecnologie sopraffine da usare, e qui è meglio fare accurate indagini con il libretto di istruzioni, perché interfacciarsi con impostazioni e comunicazioni attive rivolte a comodità e sicurezza è un po’ come prepararsi a far decollare un Boeing 747. Cruise control attivo, radar distanza e controllo velocità, sensori allerta per i sorpassi, l’abbondante menu del computer che verifica ogni condizione del veicolo in viaggio, compreso lo stato dei pneumatici, per non parlare di tutti i setup di assetto e trazione.

DISCO VOLANTE

Inserita la chiave a joystick, il volante ritorna ligio alla posizione d’uso che abbandona per lasciar uscire chi guida con più spazio a disposizione. Ma per chi scrive, le difficoltà a capirsi col volante,rappresentano un neo del GL, non tanto per i pulsanti che pullulano sul fronte, ma soprattutto per i due dietro che attivano le marce del cambio in modalità manuale (dito sinistro per scalare, destro per salire), e che dal retro delle razze orizzontali costringono a tenere le mani alle “9 e 15” e i pollici verso l’interno; situazione scomoda sul dritto e illogicamente pericolosa, quando si affronta qualche curva: in sostanza non si ha più controllo sul cambio proprio quando la funzione sequenziale sarebbe utile. L’alternativa è usarlo come semplice automatico, comodissimo e fluido come la seta, ma che certo non rende merito a una tecnologia sbandierata che mette a disposizione un sequenziale a 7 rapporti (Mercedes è arrivata a tanto).

FORZA 8

Per tale “fisique du rôle” Mercedes ha i motori giusti. A parte i benzina, nel campo diesel il 4 litri con architettura V8 della 420 CDI del test, è un esempio di come oggi un propulsore a gasolio rappresenti la bellezza della guida Premium, allietando anche chi pensa che nobiltà motoristica significhi poco rumore. Anzi nessuno a giudicare dal trattamento riservato all’insorizzazione: per sentire la sua voce e capire che ha anche un carattere bisogna portarlo molto su di giri. I 306 CV e un valore di coppia enorme (700 Nm), muovono le quasi due tonnellate e mezzo del Classe GL con grazia e modi soft; al cambio, lasciato in Drive, basta un filo di gas. L’audacia è nascosta più a fondo nel pedale del gas, e se si sfoga completamente riesce anche ad andare “a caccia di Cayenne”, se ci si passa il termine. Se già il contenimento dei consumi non è i vanti del GL, se poi gli si chiede audacia si passa subito dai 12 litri/100 km di media a oltre i 15/16. La velocità di 230 km/h la prendiamo per buona.

FLESSIONI MULTIPLE

La visuale si rende apprezzabile rialzando per bene la posizione di guida, anche se l’inclinazione del parabrezza nasconde ugualmente la zona davanti al muso, e la coda è ovviamente “distante”. Il Parktronic, più che col suono; aiuta con i led su parabrezza e lunotto. La telecamera in retro da abbinare al navigatore satellitare DVD Comand è un opzionale da considerare con queste misure. Le sospensioni hanno uno schema raffinato, con taratura comfort o Sport. Noi abbiamo quasi sempre utilizzato quest’ultima, sia in città che fuori, preferendo un comportamento più secco (ma mai fastidioso) ad ammortizzazioni che diventano “effetti barca”. La regolazione manuale in altezza ha tre step selezionabili. Nella guida stradale quotidiana sono accettati i primi due: questioni di sicurezza. La scioltezza di guida nasconde benissimo il peso del GL in manovra e nella guida “relax”, mentre perde il suo “aplomb” ad andature più spigliate. Si può sfruttare la potenza del motore per contrastare la stazza e far lavorare la trazione integrale permanente 4MATIC, ma le reazioni diventano evidentemente lente e lo sterzo tende a indurirsi nei bruschi cambi di traiettoria. Il controllo stabilità che non attende l’emergenza per attivarsi, e viene contrastato anche l’affossamento del muso in frenata, forte e potente. Il complesso non ci ha convinto invece per il controllo della direzionalità nelle frenate limite: il GL ha lavorato ottimamente per fermarsi il prima possibile, ma proseguendo dritto, togliendo alla guida la possibilità di controllo sulla traiettoria.

CHIP OFFROAD

Le potenzialità fuoristrada possono invece andare oltre l’immaginazione. Ruotando la manopola della trazione si passa subito al bloccaggio della ripartizione, il che in ogni condizione di bassa aderenza ha effetti positivi. Il secondo livello di altezza dal suolo è già sufficiente per muoversi agevolmente sui tratturi, e la forza del diesel V8 è un portento tutto da gustare. La pista dove abbiamo estremizzato il test, è la dimostrazione che il 3° livello di assetto off-road, a 307 mm da terra, offre capacità notevoli, ancor più se si ruota la manopola per bloccare al 100% anche il differenziale posteriore. Indipendentemente, il tastino del riduttore chiede solo un breve passaggio del cambio in “N”, Neutral, con un click del dito. E per le discese viscide, se non si sicuri del rapporto giusto da usare, c’è un altro tastino che accompagna docilmente a valle “pulsando” sui freni. Mettete tutte le attrezzature specialistiche insieme, e potrete ammirare doti di arrampicata e passaggi decisi ai bassi regimi molto vicine a quelle di un mitico G di serie. Sabbia e guadi inclusi. Un veicolo, questo GL, che sembra fatto per esaltare il relax, ma quando messo in territori impegnativi ha in serbo doti di mobilità e riserve di energia altrettanto esclusive. Sostanzialmente per chi predilige il grande comfort piuttosto che la semplicità della guida, e la apprezza la motricità vera piuttosto che il SUV dinamismo.

SCHEDA TECNICA

MOTORE

TRASMISSIONE

CHASSIS E CONTATTO AL SUOLO

MISURE

PESO (kg)

ABITACOLO (cm)

VANO BAGAGLI

PRESTAZIONI

CONSUMI  (litri/100 km)

Fabrizio Romano

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