PEUGEOT 3008: le impressioni
Alla ricerca dell’Auto Universale
Le prime impressioni è di una specie di crossover a caccia della polivalenza di tendenza. Prendetelo come un complimento, perchè sviluppare un veicolo piacevole evitando però di esporsi verso un determinato segmento, deve aver provocate notti insonni a qualche progettista.
Esteticamente la 3008 mantiene alcuni canoni stilistici tipici della casa del leone, come per esempio il parabrezza in posizione avanzata e la grande, ma discutibile, bocca anteriore. Nella parte posteriore è apprezzabile la soluzione del portellone sdoppiato che consente di accedere e caricare i bagagli in modo più pratico e razionale.
Seduti al posto di guida si ha la sensazione di trovarsi nella cabina di pilotaggio di un aereo, con il grande tetto panoramico (optional) e tutti i comandi a portata di mano, posizionati sul volante e sulla generosa consolle centrale avvolgente. A seconda degli allestimenti (Premium, Tecno e Outdoor) è possibile scegliere tra sedili in tessuto oppure in pelle (optional) con decorazioni nere e inserti cromati. Avviato il motore, dal centro della plancia fuoriesce lo schermo multifunzione del navigatore e computer di bordo; inoltre di fronte al guidatore si alza un piccolo pannello in policarbonato sul quale sono proiettati i dati relativi alla velocità, alla distanza dal veicolo che precede e altre informazioni importanti per chi sta al volante.
Nella guida è apprezzabile la posizione rialzata che migliora la visibilità a 360° tipica dei crossover e il comfort offerto dai sedili, sia per il guidatore, con regolazione elettrica, che per i passeggeri. Su strada fa un buonissimo lavoro il sistema Dynamic Rolling Control che migliora la stabilità, mentre sullo sterrato o su un terreno a scarsa aderenza, risulta determinante il nuovo sistema Grip Control che, azionato da una manopola selettrice posta sulla consolle centrale, assicura una motricità lodevole pur non disponendo della trazione integrale. Almeno fino al 2011, quando arriverà la versione Hybrid e i due motori elettrici daranno la trazione alle ruote posteriori.
Le motorizzazioni disponibili mettono in lizza i diesel HDI da 1600cc e 110 cv o 2.0 litri da 150 o 163 cv, oppure i due a benzina da 1600cc.; un VTi aspirato con sistema di alzata variabile delle valvole e distribuzione a fasatura variabile VTT che sviluppa 120 cv o un THP turbo ad alta pressione da 156 cv con un consumo di 4.9 l/100km e già rispondente alle normative Euro5. A seconda del tipo di motore, si può abbinare un cambio manuale a 6 rapporti, automatico o robotizzato a 6 marce. Quest’ultimo è forse il più divertente.
Autore/i: Paolo Pauletta
Pubblicazione: 29/10/09 – 18:36
Categoria: Home Page › Test › Auto CITY e oltre › Test