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Non è semplicemente l’ultima nata a Maranello, la 458 rappresenta una svolta tecnologica importante per la Casa del cavallino. A evidenziare questo orgoglio nazionale, accanto al numero 458 che indica la cilindrata (4500 cc) e il numero dei cilindri (8, a V) compare la dicitura “Italia”. Per questo importante debutto, accanto all’amministratore delegato Ferrari, Luca di Montezemolo, ha fatto da testimonial d’eccezione Michael Schumacher. Il 5 volte campione del mondo ha contribuito attivamente all’ottimizzazione della 458, offrendo ai tecnici la sua esperienza di pilota. Il vestito stupendamente disegnato da Pininfarina, è già considerato tra i più affascinanti degli ultimi vent’anni.
La cura aerodinamica permette un carico di 140 kg a 200 km/h. Tale deportanza da record è fondamentale per tenere “incollata” a terra la vettura. Le innovazioni tecnologiche nell’elettronica coinvolgono l’uso di un’unica centralina che gestisce la ripartizione della coppia motrice e valuta in tempo reale l’accelerazione longitudinale e le forze laterali, interagendo con l’ABS del sistema frenante Brembo dotato di dischi carboceramici e pinze sempre precaricate di liquido in modo da ridurre i tempi di reazione. Eccezionale il rapporto peso/potenza di 2.42 kg/CV; con questo valore, i 570 CV sparano i 1380 kg della 458 da 0 a 100km/h in 3,4 secondi. Ferrari dichiara una velocità di punta di 325 km/h. A contribuire all’entusiasmo della guida c’è il cambio robotizzato doppia frizione a 7 rapporti con i paddles al volante che, come nella F1 racchiude tutti i principali comandi di controllo, mentre sul versante delle sospensioni per la prima volta su una Ferrari a motore posteriore centrale compare il retrotreno multilink.