“L’ASSETTO E’ MIO E LO GESTISCO IO”
L’eccezionale rapporto peso-potenza è da sempre la carta vincente delle Lotus, tutt’altro che normali automobili quanto vere e proprie macchine da competizione con la targa. Lo dimostra l’Exige Scura che al di là del banale nome dovuto alla carrozzeria color grafite, mette sul piatto della bilancia un peso di soli 925 kg, a fronte di un motore posteriore-centrale 1.8 erogante 260 CV, ottenuti tramite la sovralimentazione a compressore volumetrico.
Il contenimento delle masse è dovuto al telaio in alluminio, nonché a moltissimi aspetti in fibra di carbonio come l’alettone, l’estrattore d’aria posteriore, le prese d’aria laterali, lo spoiler frontale, l’ossatura dei sedili e il blocco d’alloggiamento della leva cambio.
Le sospensioni sono a doppi triangoli sovrapposti sui due assi; schema proveniente dalla Formula 1 dove la Lotus farà il suo ritorno nel 2010, andando in controtendeza rispetto a quanti hanno deciso di ritirarsi. Inoltre, l’Exige Scura è una delle pochissime auto rimaste a non avere il controllo elettronico della stabilità, restituendo in toto il piacere al pilota maturo ed esperto che deve provvedere a gestire al 100% in prima persona il comportamento. Su molte altre supercar ciò non avviene. A dire la verità c’è pur sempre il traction control, ma si può escludere completamente.
La Exige Scura accelera da 0 a 100 km/h in 4″1/10, un tempo molto vicino a quello della Ferrari F430. Il fatto è che di questa Lotus ne verranno prodotti, pare, solamente 25 esemplari. La piccola inglese entrerà infatti nel ristretto novero delle auto da collezione, ancor prima di uscire dal concessionario.