TORNA GIULIETTA, ED È BELLISSIMA
Lerede dellAlfa Romeo 147 si chiama Giulietta; verrà presentata al Salone di Ginevra del 2010 e rappresenta, o dovrebbe rappresentare, anche un tributo al marchio nellanno del centenario, nonché allomonimo modello nato negli Anni 50
Disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, la Giulietta è una berlinetta lunga 4,35 metri, alta 1,46, larga 1,80 e con un passo di 2,63 metri. Le prime immagini mettono in risalto una linea molto incisiva, col frontale a “trilobo” e uninedita interpretazione del classico scudetto, incastonato nel paraurti e sospeso tra le prese daria. Le fiancate snelle ma forti e il taglio della vetratura laterale richiamano lo stile dei coupé, complici le maniglie delle portiere posteriori nascoste, sulla falsariga di 156 e 147 (anchesse create dal Centro Stile Alfa Romeo). Da notare che la nervatura alle fiancate dona slancio, mentre le linee tese che chiudono sul posteriore accentuano la forma “a cuneo” del corpo vettura.
Dallimmagine degli interni, si nota uno spazio posteriore sicuramente superiore a quello della 147, nonché i sedili a “cannelloni” sullo stile della 156 GTA.
A livello tecnico, lAlfa Romeo Giulietta porta al debutto unarchitettura sviluppata sull’altare di tenuta, agilità e sicurezza. Aspetti che devono seguire la scia del successo dellAlfa 147, con le sue sospensioni anteriori a quadrilatero alto. Questo pregiato schema, secondo indiscrezioni non viene riproposto sulla Giulietta ma in compenso lultima nata vanta uninedita sospensione posteriore particolarmente raffinata, oltre a partire avvantaggiata da una struttura nettamente più moderna rispetto alla progenitrice. Senza dimenticare la presenza del sistema D.N.A., già apprezzato sulla MiTo, che consente di modificare i parametri di funzionamento di motore, cambio (qualora sia impiegato il Dual Clutch), sterzo, differenziale elettronico Q2 e le logiche dintervento del controllo della stabilità VDC.
Conseguentemente, viene da supporre che lAlfa Romeo Giulietta avrà il compito di diventare un riferimento nel suo segmento quanto a gusto nella guida, complice anche uno sterzo che, secondo le nostre informazioni, esalta il feedback.
Al lancio saranno disponibili due motori a benzina, 1.4 TB 120 CV e 1.4 TB MultiAir 170 CV, nonchè i due diesel 1.6 JTDM 105 CV e 2.0 JTDM 170 CV. Arriverà anche il propulsore 1.750 TBi abbinato allesclusivo allestimento Quadrifoglio Verde. Il fatto che il 1.750 abbia 235 CV, ovvero ben 35 in più rispetto allanaloga unità che equipaggia la Lancia Delta, è un segnale del rispetto della tradizione sportiva Alfa Romeo. Quindi anche che gli sbuffi di Marchionne per le complicazioni dei “piani Alfa” rimangano solo uno sfogo. Il nome Milano probabilmente la nuova Alfa la terrà solo in Nordamerica, viste anche le vicessitudini di Arese. Osserviamo quindi il futuro del Biscione.
Gianmarco Barzan
07/12/2009 – 19:09