DACIA DUSTER e I CODICI 4articolo-269
La decisione di affrontare il mercato dei 4articolo-269 con un entry level tuttofare, è stata intrapresa dal Gruppo Renault seguendo le leggi del funzionale-compatto. Il suo nome è Duster, e alle nostre latitudini è affidato al marchio Dacia
Robustezza e doti funzionali rendono Duster un 4×4 destinato a clienti il cui veicolo da utilizzare nel quotidiano deve anche offrire concrete capacità fuoristradistiche, e insieme un rapporto prezzo/abitabilità/prestazioni attrattivo. Dai loro studi, è proprio questo che l’attuale mercato dei 4wd e SUV ha troppo tralasciato, creandone l’esigenza non solo sui mercati in crescita, ma in quelli consolidati.
DESIGN 4WD – Dacia Duster si propone subito con un look da 4articolo-269, complici il frontale massiccio, l’altezza libera dal suolo, i passaruota ben marcati, le modanature di protezione, e pure la fascia imponente su calandra e paraurti, anche se il fatto che ci sia cromata diventa un vezzo stranoso.
POCO INGOMBRO – L’imponenza non fa però parte dei codici Duster, che lunga 4,31 m e larga 1,82 m, gioca su dimensioni compatte sia in ambiente urbano che off-road.
È prevista anche una versione 4×2 per chi vuole un’impronta di guida rassicurante e basta, ma è ovvio che il ruolo originale è quello della 4×4.
TOUT TERRAIN – Sottoscocca rinforzato, altezza libera dal suolo superiore a 200 mm, e valori significativi per il superamento di ostacoli (30° per l’angolo di attacco, oltre 35° per l’angolo di uscita) fanno da spalla alla flessibilità d’uso di un sistema di trazione con comando unico (derivato da Nissan) nell’abitacolo per scegliere tra 3 modalità di selezione:
In modalità AUTO, la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno avviene automaticamente in funzione dell’aderenza. DI norma usa l’anteriore. In caso di motricità precaria, parte della coppia è trasferita al retrotreno, fino al 50%. Tale distribuzione utilizza un giunto elettromagnetico di origine Nissan.
In modalità LOCK, il guidatore blocca elettronicamente la modalità 4articolo-269 e sfrutta costantemente la suddivisione 50/50% della coppia tra gli assali. Vantaggio innegabile con bassa aderenza (neve, fango, terra, sabbia) su pendenze e a velocità ridotta.
In modalità 4X2, si usa la configurazione 2 ruote motrici, per viaggiare riducendo il consumo.
A BORDO – L’abitacolo può accogliere fino a 5 adulti, con abitabilità per i passeggeri dei posti anteriori e posteriori similare ai livelli della berlina Dacia Logan.
La capacità del vano bagagli non è male in relazione alla compattezza del veicolo, offrendo fino a 475 litri (sistema ISO) e, con il divano posteriore ripiegato e il sedile ribaltato, può superare 1.600 litri (con qualche variazione in funzione delle versioni). Secondo versioni, gli airbag frontali vngono completati da due airbag laterali tipo testa/torace,
TRIS DI CUORI – I motori a disposizione sono benzina 1.6 16v 110 cv e diesel dCi 85 cv e dCi 105 cv, già conosciuti sui modelli del Gruppo Renault. Le versioni diesel dCi emettono meno di 140 g di CO2/km in versione 4X2 – ricevendo quindi la firma Dacia eco² – e meno di 150 g CO2/km in versione 4articolo-269.
L’impianto 4articolo-269 si avvale del sistema ABS Bosch 8.1 con ripartitore elettronico di frenata (EBV) e assistenza alla frenata di emergenza (AFE).
La protezione dagli agenti esterni conta di attenzioni quali iniezioni di cera nei corpi cavi del sottoscocca e delle porte, tenuta maggiorata sulle giunzioni esterne, cera complementare sugli elementi meccanici del sottoscocca, protezione antighiaia rinforzata sul sottoscocca, le carenature e i passaruota.
GIRAMONDO – Un segnale delle strategie costruttive e di mercato arrivare dal fatto che Dacia Duster sarà disponibile sulla maggior parte dei mercati europei con una garanzia di 3 anni o 100.000 km.
Il debutto di Dacia Duster è programmato per la primavera 2010 in Europa, quindi Turchia e Maghreb (Algeria e Marocco),
Il Duster, ma con label Renault, prenderà poi le vie di Ucraina, Medio Oriente (Israele, Giordania, Siria, Libano), Egitto e altri paesi dell’Africa.
Andrea Pasqua
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