Mini "Beachcomber"
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La Moke della New Generation
La Mini “Beachcomber” potrebbe anche essere presentata in anteprima al Salone di Detroit il prossimo gennaio, il condizionale è dobbligo in quanto la BMW, proprietaria del Marchio, preferirebbe rimandare la presentazione al Salone di Ginevra nel mese di marzo. Comunque sia, si tratta della versione aggiornata per il 21° secolo di unicona del passato, la Mini Moke, simpatica vettura per il tempo libero degli Anni 60. Sebbene questa sia pressoché la versione definitiva, il nome Beachcomber sarà ancora affiancato dalla parola “Concept” in quanto probabilmente verrà ripreso il nome Countryman, già apparso per la Mini Suv Concept vista al Salone di Parigi 2008.
Verrà prodotta in Austria nello stabilimento Magna Steyr di Graz e come dice il suo designer Gert Hildebrand, il Beachcomber appartiene a una generazione di SUV dalle soluzioni estetiche e di abitabilità innovative, mantenendo quelle caratteristiche di robustezza tipiche della categoria, ma con un DNA tipicamente Mini. A tale scopo e in considerazione della possibile eliminazione di porte e paratie, la scocca irrobustita crea una sorta di gabbia a protezione dei passeggeri. In caso di maltempo è possibile chiudere labitacolo e il tetto con dei pannelli finestrati, un po come nella vecchia Moke.
A differenza della sua antenata, labitabilità è però tutt’altra cosa, grazie anche alle maggiori dimensioni del corpo vettura che deriva dalla Clubman, con un’opera rigonfiamento che vale +135 mm di lunghezza e +59 mm di passo. Nei curati interni, i 4 sedili, praticamente uguali, sono rivestiti in materiale idrorepellente dai colori vivaci con inserti personalizzati.
Strutturata per una visibilità “a colpo ‘occhio” la strumentazione, con al centro del cruscotto lo strumento circolare multi-funzione di grandi dimensioni, e a lato due strumenti a cupola con funzione di bussola e segnalazione temperature. Sul piantone dello sterzo, il contagiri.
Per adeguarle il carattere all’offroad o comunque alle escursioni extraurbane nel tempo libero, il pianale è rinforzato, così come le sospensioni sono dotate di molle lunghe e i pneumatici Goodyear Wrangler montati su cerchi da 17″ o 19″. Sarà disponibile sia con la sola trazione anteriore, sia in versione 4×4 con sistema chiamato “ALL4”, derivato da quello della BMW X1. Sotto il cofano troveremo a disposizione la scelta dei motori da 1600 cc a benzina da 120 o 173 CV, e diesel da 110 CV; seguiranno i 2.0 litri BMW.
Paolo Pauletta
30/12/2009 – 23:33