KIA VENGA: l’alternativa compact
Nel panorama del segmento B vuole portare la sua formula moderna di compatto MPV, concentrando le doti sull’uso dello spazio.
A dare flussi di aria fresca a un segmento B in evoluzione, vuole esserci anche Kia, e a quanto pare vuole farlo seriamente. Nellambito delle piccole vetture, la Casa coreana ha visto unopportunità per riaffermare la creatività con cui ha cercato conquiste sui mercati europei. Originale, la Venga interpreta il ruolo in ascesa della piccola monovolume.
Con misure di 4,07 x 1,77 metri, e “intonata” anche nel nome ai paesi di lingua latina, avrà nel mercato italiano il palcoscenico principale. della previsione produt-tiva di 50amila unità nel 2010, 40mila sono destinate all’Europa, compresi i Paesi dell’est. Sempre a livello globale europeo, le motorizzazioni a benzina avranno una diffusione del 74,5% contro il 25,5% dei Diesel. Il concetto alla base del progetto Venga è di proporre un alternativa fra berlina e MPV.
VESTE PENNELLATA – Il design “rompi-schemi”, come lo definiscono in Kia, è l’evoluzione del prototipo “N° 3” esposto per la prima volta al Salone di Ginevra lo scorso anno.
Lo slancio della carrozzeria è il punto cardine attorno a cui hanno dovuto ruotare le idee dei progettisti del Centro Tecnico Kia, assieme ai designer del Team di Peter Schreyer. Il coefficiente aerodinamico con (Cx) 0,31, è in effetti pregevole per la categoria. La piattaforma è quella della Soul, ma la lunghezza totale è con-tenuta in soli 4.068 mm, con gli sbalzi anteriore e posteriore estremamente ridotti.
La carrozzeria fa da “veste” a un abitacolo spazioso, sfruttato molto anche in larghezza: i passeggeri dispongono infatti di 1.388 mm a livello delle spalle per un ingombro esterno di 1.765 mm. Il passo lungo permette anche di ottenere misure extra per le gambe (1.080 mm ai posti anteriori, 901 mm ai posteriori). Ancora più apprezzabile è però da ritenere lo sfruttamento modulare degli spazi, con la pos-sibilità di far scorrere indipendentemente di ben 130 mm le due frazioni (60/40) del divano posteriore.
BINARI ALLUNGA SPAZIO – Così il bagagliaio di 422 litri può allungarsi fino a 570 litri facendo scorrere i sedili posteriori per privilegiare il carico. Ha pure un dop-pio fondo, alto 163 mm, di circa 18 litri di portaoggetti. I sedili sono congegniati per poter ribaltanre in parte o totalmente la panchetta posteriore per ottenere una superficie completamente piana, lunga fino a 1.552 mm, con il volume disponibile che arriva a 1.486 litri.
Il design degli interni si mostra con la struttura lineare della plancia e la classica impostazione “a tre cilindri” del cruscotto. Forse qui si poteva osare un po’ di più nell’allontanarsi dal tradizionalismo. Comunque i materiali soddisfano egregia-mente. Non saranno ulltramorbidi, ma nemmeno secchi.
Abbastanza conformati i sedili anteriori, con nel mezzo la console centrale, attrez-zata di porta bicchieri e prese AUX/USB e per gli apparecchi portatili, autonomi dal sistema hi-fi. Il volante incorpora i comandi radio negli allestimenti superiori, dove gli equipaggiamenti comprendono anche il sistema “smart key” per lacces-so senza chiave e lavviamento a pulsante, oltre al cruise control.
GAMBE GASATE – Passo lungo e carreggiate generose sono alla base della personalizzazione della piattaforma in nome del comfort. Per avere garanzie in questo senso, i tecnici hanno collegato le sospensioni anteriori a un telaietto supplementare, che supporta anche il gruppo motopropulsore. Lo schema MacPherson con montanti telescopici ha molle disassate e la barra an-tirollio è collegata direttamente agli ammortizzatori. L’idea sarebbe di migliorare la precisione, ma per capirne l’efficacia servirà un test più approfondito.
Posteriormente, in un’altra struttura separata, troviamo bracci longitudinali interconnessi da un elemento a torsione, che incorpora la barra antirollio. Molle ed ammortizzatori sono separati per poter sfruttare gli ingombri. Le attenzioni rivolte a Venga si notano però anche da altri fattori, per esempio le versioni motorizzate a benzina o diesel adottano specifici ammortizzatori a gas con diversa taratura.
RETRO-VIDEO – Lo sterzo è leggero in manovra ma anche solido. Ciò lo si deve anche alla combinazione di una scatola guida a pignone e cremagliera con servo-assistenza elettrica. Grazie a quest’ultima, Kia calcolerebbe un risparmio nei consumi di carburante fino al 3% rispetto al classico sistema idraulico, forse un po’ ottimistico, ma segno che qualche vantaggio c’è. La sterzata completa fra i due fine-corsa del volante si ottiene in soli 2,77 giri, quindi molto diretta, con un raggio di sterzata di 5,21 metri.
Secondo versione, per le manovre di parcheggio sono previste le moderne assistenze elettroniche, dai sensori di distanza alla telecamera posteriore, con il sistema di visione delle immagini direttamente nello specchio retrovisore.
I freni sono a dischi, anteriori ventilati da 280 mm di diametro e posteriori da 258 mm. Oltre a ABS+EBD, c’è pure l’ESC con integrate le funzioni TCS (controllo di trazione) ed HAC (ausilio alle partenze in salita). Disponibilità di sei airbag,
MOTORI “ALLA CARTA” – Per i propulsori di Kia Venga, tutti Euro5, si parte dai ben-zina 1.400 e 1.600 cc della serie Gamma, a 16 valvole, con blocco in alluminio e variazione continua della fasatura (CVVT), per la rispettiva potenza di 90 e 125 CV e coppia di 137 e 156 Nm. Il cambio manuale è a cinque rapporti o – in opzione per il 1.600, automatico a quattro rapporti. Chi guarda soprattutto ai consumi trova invece il 1.400 con di serie il dispositivo ISG che – arrestando e riavviando il motore automaticamente durante le soste nel traffico – conquista un dato di con-sumo nel ciclo urbano di 6,8 litri/100 km, con appena 136 g/km di CO2. Arriva anche il 1.400 Bi-fuel, con doppia alimentazione benzina/GPL.
Sul fronte diesel, Kia Venga tiene a battesimo la serie U2 in versione 1.400, proposto in due livelli di potenza: 77 e 90 CV, con turbocompressore a geometria fis-sa e valvola Waste Gate (WGT).
Il diesel 1.600 con turbocompressore a geometria variabile (VGT) è quello da 115 CV, già presente nella gamma Kia. Le versioni a gasolio dispongono inoltre di una specifica trasmissione con cambio a sei rapporti.
La fiche tecnica dichiara 10,9 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h per il 1600 benzina e 11,5 secondi per il diesel di analoga cilindrata.
Lo scettro “eco” passa invece ai 1400 cc, con consumo medio contenuto in 4,7 li-tri per 100 km col 1.4 diesel e di 5,9 litri col 1.4 benzina, per emissioni di CO2 cor-rispondenti a 124 e 136 g/km.
TRIS – Sono tre gli allestimenti, con la versione dingresso LX fornita di teleco-mando-allarme, sei airbag, climatizzatore e sintonizzatore Rds con CD/Mp3 con presa “Aux”.
Il livello EX aggiunge – fra laltro – ha cerchi in lega da 16″, fendinebbia, retrovi-sori elettrici, sensori di parcheggio, volante rivestito in pelle con comandi radio integrati, prese Usb con connessione iPod e sistema Bluetooth. Inoltre, vetri oscurati e alzacristalli elettrici anche dietro.
Sui TX, riservato alle cilindrate 1.600 (diesel o benzina), il climatizzatore diventa automatico, e si aggiungono cruise control e retrovisori ripiegabili, i cerchi in lega da 17″, la Smart Key con avviamento a pulsante, la telecamera posteriore con schermo integrato nel retrovisore e i sedili misto pelle/tessuto. Optional disponi-bili: cambio automatico a 4 rapporti (solo su 1.6 benzina), interni in pelle, tetto panoramico elettrico, navigatore cartografico integrato touch screen per gli alle-stimenti EX e TX.
SUPERGARANZIA – Da menzionare la garanzia Kia estesa a sette anni e 150.000 chilometri, per tutte le versioni: diesel e benzina.
I modelli equipaggiati con impianto bi-fuel, pur “di fabbrica” non arrivano a tanto, ma la a garanzia resta comune superiore a quella di legge, contando su tre anni o centomila chilometri.
Fabrizio Romano