Alfa Romeo Giulietta e Mito TCT
ALFA ROMEO GIULIETTA
STILE D’AUTORE
Indipendentemente dalla prospettiva di osservazione, la linea dell’Alfa Romeo Giulietta conquista al primo sguardo, mettendo in evidenza equilibrio nelle forme e la tipica sportività del Marchio milanese. Il frontale è assai carico di grinta e i gruppi ottici anteriori richiamano più lo stile della Ferrari 599 GTB che l’Alfa 8C Competizione e non lasciano adito a dubbi.
Molto personale anche la fiancata che vede l’ennesima interpretazione della classica scalfatura di molte altre Alfa Romeo, nonché le maniglie nascoste delle portiere posteriori. La linea riuscita ed accattivante della Giulietta è opera del Centro Stile Alfa Romeo, al pari degli interni.
Interni che a nostro avviso hanno un po’ perso la raffinatezza tipica della 147, modello che l’ultima nata è chiamata a sostituire, ma che per contro hanno guadagnato sensibilmente in abitabilità. Molto belli gli indicatori circolari in perfetto stile Alfa, mentre le leve devioluci e tergicristalli sono le stesse delle Fiat Grande Punto/Punto Evo e francamente sarebbe stato preferibile qualcosa di più esclusivo.
Senza dubbio la Giulietta è contraddistinta da un’elevata qualità costruttiva, tanto da potersi paragonare tranquillamente alla migliore concorrenza. Te ne accorgi osservando la verniciatura perfettamente stesa, gli accoppiamenti accurati tra le parti ed i materiali adottati.
Tecnicamente, l’Alfa Romeo Giulietta porta al debutto una struttura completamente nuova, caratterizzata da un eccellente contenimento dei pesi e al tempo stesso da un’invidiabile robustezza. Peccato che a livello sospensivo sia stato abbandonato l’avantreno a quadrilatero alto dell’Alfa 147, a favore di un più convenzionale McPherson seppur decisamente evoluto rispetto all’analogo sistema che equipaggia Fiat Bravo e Lancia Delta.
In compenso l’architettura delle sospensioni posteriori è multilink e, complice la struttura completamente nuova della vettura, il comportamento su strada sarà comunque prevedilmente migliore rispetto alla 147.
Infine, per quanto concerne i motori si va da un minimo di 105 CV per il 1.6 JTDM ai ben 235 per il 1750 TBI. Quest’ultimo si dedica alla Giulietta Quadrifoglio Verde e vanta una potenza specifica di ben 134 CV/litro, la più alta mai registrata da un propulsore Alfa Romeo. Mica male!
ALFA ROMEO MITO TCT
PIACERE DI CAMBIARE
A richiesta l’Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir Turbobenzina può essere equipaggiata dal cambio “Alfa TCT”. Trattasi di una trasmissione automatica a doppia frizione, che esegue due cambiate in parallelo selezionando il rapporto richiesto, nonché preselezionando in contemporanea la marcia successiva.
In sostanza il cambio “Alfa TCT” è caratterizzato dal maggior numero di interazioni con sistemi vettura riscontrabile sul mercato. Lo dimostra il suo funzionamento che attua un “dialogo” con lo sterzo, i comandi dell’acceleratore e freni, il selettore Alfa D.N.A., il sistema Start&Stop, l’ABS, il motore e l’inclinometro.
Non casualmente, la nuova trasmissione “Alfa TCT” ha ben 23 brevetti già pubblici suddivisi in tre aree: controllo cambio, meccanica ed attuatore. Una dimostrazione evidente della vitalità che contraddistingue la progettazione Alfa.