Kia Sportage: evoluzione “urban-friendly” – L’anteprima della nuova serie Sportage è il piatto forte di Kia al Salone dell’Auto di Gine-vra. L’evoluzione del design ha effettivamente un nuovo ritmo, più dinamismo visuale e forme atletiche che si mescolano con le doti base di un SUV compatto.
Dalla seconda generazione nel 2004 con i suoi 860.000 esemplari venduti, ben 150.000 dei quali nell’Europa occidentale, questa anteprima ci voleva. Questo crossover nuova serie sviluppa diktat quasi obbligatori: linea più eccitante, economia di esercizio e riduzione di CO2.
La nuova Sportage, sarà commercializzata nei principali mercati europei entro quest’anno in un’ampia gamma di versioni equipaggiate con motori turbodiesel e a benzina. Allungata di 90 mm, più bassa di 60 e più larga di 15, ha il passo aumentato di 10 mm. Il peso ridotto di oltre 90 kg e l’aerodinamica migliorata (il Cx passa da 0,40 a 0,36) sono le premesse per un plus di agilità e prestazioni.
Nuova la famiglia dei quattro cilindri a benzina e diesel, da 115 a 161 CV. Disponibilità anche di accorgimenti per il risparmio di carburante come l’ISG (Integrated Stop & Go).
cee’d EcoDynamics – Per sfoggiare valori di emissioni da primato, Kia punta però sulla ricetta EcoDynamics, sviluppata dal reparto Ricerca di Kia Europe a Rüsselsheim. Lo fa presentando la nuova versione della berlina a cinque porte cee’d.
Il lavoro è sul nuovo diesel 1.600 serie U2, common-rail con specifica mappatura della centralina e della turbina a geometria variabile (VGT). La potenza di 90 CV e la coppia mas-sima di 235 Nm sono controllate a puntino.
La cee’d EcoDynamics dispone di un cambio a sei marce con rapporti allungati, di alternatore ad alta efficienza e pompa dell’acqua a portata variabile per ridurre l’assorbimento di potenza. Dell’equipaggiamento fanno parte tanto il sistema ISG (Idle Stop & Start) che l’indicatore di cambiata integrato nella strumentazione. L’aerodinamica si serve di specifica carenatura del sottoscocca e dell’abbassamento delle sospensioni di 15 mm; contribuisco-no poi l’eliminazione degli attriti parassiti delle pastiglie dei freni e l’uso di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento.
La cee’d EcoDynamics porta così le emissioni di CO2 a soli 98 g/km nel ciclo CEE rispetto ai 113 g/km della versione normale.
Il prototipo “Ray” mixa design spettacolo e tecnologia per una plausibile berlina a quattro posti super aerodinamica (Cx 0,25), con sistema di propulsione che sfrutta la tecnologia ibrida plug-in (con possibilità di ricaricare le batterie anche da una sorgente esterna come la presa elettrica del garage).
Al momento dispone di un’autonomia esclusivamente elettrica di oltre 80 chilometri. Il sistema ibrido è costituito da un quattro cilindri a iniezione diretta di benzina di 1,4 litri, con potenza massima di 153 CV, abbinato a un cambio automatico a variazione continua (CVT) e a un motore elettrico da 78 kW.
Realizzata con materiali leggeri e riciclati, la “Ray” integra nel tetto un ampio pannello solare, in grado di alimentare il sistema di climatizzazione e di fornire ulteriore energia alle batterie, grazie alle quali riesce a raggiungere un’autonomia massima complessiva (moto-re termico più motore elettrico) di quasi 1.200 chilometri.
La carrozzeria è stata disegnata su un’architettura monovolume molto bassa, di evidente ispirazione aeronautica, pur sfruttando il fattore abitabilità in rapporto alle dimensioni.
Oltre l’ibrido con Forte LPI – Nelle passerelle dei superecologici ospitati nel Padiglione Verde del Salone, viene esposta la Forte LPI Hybrid, vettura recentemente entrata in produzione e per il momento di-ponibile soltanto sul mercato interno coreano. Un altro passo verso la nuova frontiera della propulsione ecocompatibile, formata da un sistema progredito di motorizzazione ibrida termico-elettrica abbinato all’alimentazione a gas liquido (GPL), quindi votato ad abbattere ulteriormente le emissioni di anidride carbonica.
Per una berlina tradizionale è un’idea. Il motore termico è un 1.600 cc, della serie “Gamma”, adattato al funzionamento a benzina e gas liquido, abbinato a un motore elettrico alimentato da batterie a litio-polimeri. Nella marcia normale, i dati indicano che la vettura è in grado di percorrere 17,2 km/litro in modalità a gas e 21,5 km/litro utilizzando la benzina.
Venga EV: mobilità elettrica su mini-MPV – Nelle proposte concept Kia è partita anche dalla base della Venga di serie per inserirvi il know-how in fatto di propulsione totalmente elettrica.
Il mini MPV mantiene l’architettura originale e la disposizione del motore anteriore affidato al sistema di gestione della potenza. Le batterie sono disposte posteriormente, nella zona del pianale sotto il vano di carico.
Il motore elettrico ha una potenza nominale di 80 kW ed eroga la coppia massima di 280 Nm, sufficienti per dare a Venga prestazioni adeguate: velocità 140 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,8 secondi.
L’energia è immagazzinata in due gruppi di batterie (Litio-Polimeri) da 24 kWh, che possono essere completamente ricaricate in circa otto ore, oppure utilizzando la procedura di ricarica rapida per ripristinare l’80% della capacità in 20 minuti.