Peugeot 3008 2.0 16v HDi 150 CV Outdoor
VIAGGIARE OLTRE GLI SCHEMI
Con questa “Outdoor”, il modello del Leone trova la sua ideale espressione tecnologica e funzionale. Rinuncia al 4×4, ma offre congegni che rendono la 3008 unica nel suo genere, a cui associa il 2.0 HDi più ecologico.
L’amletico dubbio sulla classificazione di un modello, nel caso della 3008 potrebbe arrivare a combattere con la sanità mentale. Quindi lo risolviamo: non esiste. In Peugeot hanno fatto una cosa tutta loro. Volando tra i ruoli di berlina e monovolume compatta, questa versione Outdoor aggiunge magari del’altro pepe da crossover, pur restando molto meno SUV della sorella di gamma 4007.
Il doppio zero a metà del nome, a Sochaux significa uscire dagli schemi classici del marchio, e l’essenza, qui sta nella formula della funzionalità del viaggiare.
MEDIA DA CROCERA – Sembrerebbe più grande, ma di fatto siamo a 437 cm di lunghezza. Un’auto quindi mediamente compatta, con 184 in larghezza e un’altezza che con 164 cm supera gli standard da berlinetta. Nel suo solido disegno con parafanghi decisi e passaruota a bordo piatto, la calandra ampia e i fari appuntiti, a dare slancio è lenorme parabrezza fortemente inclinato: circa 1,7 metri quadri di superficie. Volendo si potrebbe ordinare anche il tetto panoramico quasi equivalente, ma anche senza la luminosità nell’abitacolo abbonda, visto che pure la vetratura laterale è degna di nota. A personalizzare ci sono poi i dettagli, come le protezioni sottoscocca che si fanno notare nel paraurti taglia grande.
PERSONAL TRAINER – Quando prendi posto a bordo, entri a contatto con un mondo particolare che Peugeot ha voluto assolutamente caratterizzare. Il rischio è che all’inizio qualcuno possa sentirsi addirittura un po’ confuso; effetto della sovraesposizione di comandi e accessori, tra batterie di levette in plancia (poi ci torniamo) e multifunzioni al volante. Magari serve un buon appuntamento con il libretto istruzioni, o basta l’acume di un’automobilista moderno, poi si cominciano ad apprezzare le attrezzature e le particolarità.
Il tunnel centrale tipo cockpit è tra queste: massiccio ma non ingombrante, e soprattutto esaltazione della comodità pura per uso del cambio e spazi.
E a proposito di spazi, qui sono sfruttati con buon acume e senso del viaggio comfort. Da citare l’ampio box climatizzato tra i sedili, o la modulabilità tramite regolazioni.
TESTA ALTA – Il portellone è diviso dalla ribaltina, soluzione che usata a dovere facilita il carico e lo scarico dei bagagli. Apre a un vano da 512 litri, o fino a 1.604 ripiegando tutto il divano posteriore. Le furbate per renderlo meglio sfruttabile prevedono il piano di carico utilizzabile a tre diverse altezze per dividere i volumi secondo necessità. La regolazione in altezza è su entrambi i posti anteriori, e per chi guida è decisiva per riuscire ad adeguare la visuale alla strumentazione e alla strada. Per la guida, l’Outdoor ha il suo volante personalizzato con finiture tinta alluminio.
CYBER DISPLAY – Appena acceso il quadro, la versione Outdoor fa emergere uno dei suoi virtuosismi d’equipaggiamento. Dalla plancia, davanti al parabrezza, se l’automatismo è selezionato si vede comparire l’Head Up Display, che visualizza come un riflesso cybernetico informazioni di guida: consideriamolo un gadget, ma non inutile. La velocità e lì davanti allo sguardo, senza distogliere gli occhi dalla strada. Chi passa da un tratto di strada a velocità controllata elettronicamente se ne accorge subito. Vi si abbina il Distance Alert, sistema che avvisa il quando la 3008 si trova a superare i parametri distanza/tempo di sicurezza rispetto, ad esempio, agli altri veicoli. Sonoro e grafico sul display si attivano (un po’ come fanno i sensori parcheggio).
COMODA PRONTEZZA – Il motore 2.0 HDI non è impostato per dare i sintomi del cattivo: fa il morbido, anche se poi quando capita la prontezza la mette in mostra. Con il cambio manuale è in versione 150 CV, invece dei 163 rimasti per la variante con l’automatico. In questa configurazione (sempre Euro 5), la 3008 emette meno CO2 (149 g/km invece di 180) e costa 1.500 Euro in meno, e sopravanza in prestazioni (davanti ha solo la THP benzina).
Il rendimento di coppia rende morbida la ripresa dai bassi regimi (225 Nm a 1250 giri), culmina nei 340 Nm ai 2000 giri, e non si siede presto, mantenendo a 3500 ancora 298 Nm. L’ampio raggio di efficienza sfrutta anche un cambio manuale molto comodo e con una discreta concezione del divertimento, con indicatore Gear Shift. Trattandosi di una Peugeot, a essere puntigliosi si potrebbe captare qualche brusio aerodinamico leggermente superiore alle attese, ma è un fattore relativo.
GRIP CONTROL – La scelta di non impiegare una trasmissione 4×4 si va a incontrare con il brevetto Peugeot “Grip Control”. La 3008 non ha la trazione integrale, ma riesce a offrire qualcosa in più delle due ruote motrici.
Il fulcro è un sistema antislittamento evoluto che distribuisce la coppia tra le ruote anteriori con criteri diversi secondo la modalità selezionata. Non si ragiona in termini di fuoristrada, ma di un plus di potenzialità per i fondi con scarsa aderenza.
OLTRE 4×2 – Il manopolone in bella evidenza sul cockpit centrale lo si può portare dalla posizione Standard a quelle di Neve, Fango, Sabbia, più la funzione che esclude l’ESP. Ciascuna agisce sulla sulla gestione elettronica del differenziale. Lo abbiamo provato in particolare sulla fanghiglia e sterrati sabbiosi; il cambiamento si sente già per il diverso attrito del differenziale, ma soprattutto quando la trazione di una ruota si riduce. Il controllo elettronico invia coppia motrice alla ruota con più aderenza ma anche a quella che gira a vuoto, per liberare il battistrada dalla presenza di fango, neve o sporco. Il sistema può arrivare fino al 100%, ma occorrerebbe un’insistenza notevole e forzata col gas. Ciò che invece bisogna considerare è che il sistema si riposiziona automaticamente su Standard a ogni riavvio del motore e quando si superano i 50 km/h, nel caso di Neve, oppure gli 80 km/h nel caso di Fango e i 120 km/h in modalità Sabbia.
Il Grip Control è comunque legato alla presenza nella dotazione dei pneumatici Michelin Mud & Snow (l’Outdoor cambia però i cerchi da 18” con i 16” dedicati), studiati per la versatilità di impiego della 3008 nel corso delle quattro stagioni. Michelin ha utilizzato una moderna lamellatura che favorisce il grip anche su strade con aderenza scarsa, quali fango e neve, sterrati o sabbia.
EFFETTO DINAMICO – L’altezza della 3008 che influenza il baricentro non è ideale per la guida sportiva, però le doti del 2.0 HDi nel salire di giri hanno il riscontro della tenuta di strada. L’assetto è composto, con l’aiuto del Dynamic Rolling Control, che usa un sistema idraulico per compensare i livelli di ammortizzazione dx/sx e contrastare il rollio. Senza essere rigido, l’effetto a benefici sull’equilibrio, rimandando interventi dell’elettronica di stabilità. Ancora, è la maneggevolezza il vantaggio primo.
Quando si scende e si chiudono le porte, il telecomando richiude anche i bei retrovisori con led. Cosa rassicurante nei parcheggi cittadini, anche perché in questa categoria non è funzione comune. Ma è solo un esempio della moltitudine di congegni presenti o integrabili con cui Peugeot ha voluto uscire dagli schemi di classe.
foto: Andrea Pasqua
PREZZI 3008 2.0 HDI 150 CV
3008 2.0 16v HDi OUTDOOR 29.700 Euro
3008 2.0 16v HDi Business 28.950 Euro
3008 2.0 16v HDi Tecno 27.750 Euro
Per ulteriori dati tecnici e approfondimenti, MotorAge.it vi mette a disposizione il Test formato Grafico da scaricare in Speciali multimedia: Test Peugeot 3008 2.0 HDi
Fabrizio Romano
Photogallery