Dal Nissan Design Europe (NDE) nel cuore di Londra e con la revisione del Design Centre gapponese, sboccia il Juke per tentare di replicare il gioco del crossover Nissan condensato in 4,13 metri. Originale, giovanile, derivato del precursore concept Qazana, vuole essere l’alternativa alle compatte elitarie. Presentato come Sport Compact Crossover, la sua freschezza progettuale esuberante si fa comunque notare.
Con un passo di 2.530 mm, Nissan Juke azzarda sulle alternative, con le versioni a trazione anteriore provviste di sospensioni McPherson davanti e con barra di torsione sul retrotreno, mentre quelle a trazione integrale adottano unarchitettura posteriore multi-link memore dell’assetto Qashqai.
Resta da verificare l’effetto trasmissione-trazione: le due ruote motrici possono diventare il traino commerciale come accaduto con Qashqai? Le potenzialità sono ben altre, ma il listino si alza. Per una Juke 4×2 si parte da da 16.490 euro, e in allestimento intermedio a benzina servono 18.440 euro. Per delle berline di medesima stazza e di brand qualificato servirebbero impegni economici su per giù in linea. Se non si vuole rinunciare alla trazione integrale (con buoni motivi di performance e sicurezza), il discorso cambia, anche perchè le scelte commerciali di gamma spingono, almeno per gli inizi, verso la motorizzazione top.
Per la fase iniziale di commercializzazione sono infatti previste tre alternative di propulsore: un diesel e due unità benzina da 1,6 litri (tutti Euro 5), con la variante top di gamma rappresentata dal benzina 1.6 turbo a iniezione diretta da 190 CV e 240 Nm di coppia, uno dei più potenti della categoria.
LAll-Mode 4×4-i di Juke è un’ulteriore tappa evolutiva del sistema di trazione integrale a gestione elettronica di Nissan, arricchita della tecnologia Torque Vectoring per innalzare agilità e tenuta direzionale.
Certo che proporre un crossover al posto di una utilitaria del segmento B può essere intrigante, e questa è proprio la carta che gioca Nissan con il Juke, per compete con Audi A1 come Mini Cooper, o con Toyota Urban Cruiser e Hyundai iX.
Fabrizio Romano
24/06/2010 – 17:17