MAZDA Mazda3 2.0 DISI i-stop
CON STILE LUNGIMIRANTE
La versione a benzina che tiene in mano il pallino della tecnologia ambientalista si spegne e riaccende da sola agli stop, con la naturalezza permessa dal suo congegno e dall’iniezione diretta. Come abitudine, stile ad alto tasso di riconoscibilità.
Realizzati il restilyng e la relativa cura dimagrante, l’attuale serie di Mazda3 ha avuto il compito di evolvere la “strategia Sostenibile” del marchio che si firma ‘Zoom-Zoom. Il 2 litri a benzina più potente della gamma diventa anche protagonista “Eco”.
TEMPI RECORD – La cura delliniezione diretta per rendere le Mazda sempre più sobrie nei consumi, si associa qui all’innovativo sistema i-stop, una variante raffinata degli Start&Stop comuni, e che spegne e accende soltanto il più recente motore duemila della Mazda3 2.0 a iniezione diretta.
Ciò che vale come plus del suo i-stop è la reattività di riaccensione: 0,35 secondi. Sfruttando liniezione diretta, il modulo di controllo spegne i pistoni in posizione ideale. Il processo di riavvio inietta carburante nel pistone in fase di combustione già in posizione, e chiede solo un minimo aiuto al motorino di avviamento (che è alimentato da una batteria separata) per muovere l’albero motore. Un istante e il motore riparte, con buon merito anche del sensore che interpreta tutto all’unisono. Ma poi ci torniamo.
TAGLI MANDORLATI – Intanto un esame di fondo. Basta lo sguardo alle lamiere sfaccettate per riconoscere lo stile di famiglia. Riprende dal predecessore l’andamento delle vetrate con il deflettore dietro la porta posteriore dall’andamento in contrasto con gli uso comuni; tocco di stile che serve anche a giocare con glie effetti della volumetria del bagagliaio. La fanaleria affilata basterebbe ad affermare le origini giapponesi, ma per il nuovo corso stilistico, in Casa Mazda vogliono linee ben tese, cintura alta e profili che invocano presenza scenica, a costo di eccedere in qualche dettaglio, come lo sbalzo posteriore tra portellone e paraurti.
In 4,46 metri la nuova 3 ha un piglio quasi da SportWagon e aerodinamica dal Cx 0,30. Può suscitare impressioni contrastanti, ma non lascia indifferenti. Per i più attenti vale annotare la fine giunzione tra le lamiere, indice di cura costruttiva.
PULSANTI-ERA – Il 2 litri si unisce solo all’allestimento Advanced, che prevede la Smart key di serie. Non cercate serrature, anche perché non esiste chiave. Il transponder della Smart-key serve a farvi riconoscere dalla Mazda3, e i sensori sulle porte e il bagagliaio vogliono solo essere sfiorati. Allontanandosi con l’oggettino smart in tasca, verrà accettata la chiusura e il blocco di ogni funzionalità del veicolo.
Per partire, altro tocco sul pulsante dedicato. Un fiato, quasi un sibilo denota il risveglio del motore 2 litri DISI.
TECHNO RAZIONALE – Ha in serbo 151 cavalli a 6200 giri e 191 Nm di coppia a 4500 giri, da gestire col cambio manuale a sei marce. L’impostazione di tale team evita iniziali picchi di grinta; è orientato verso una sobria morbida elasticità, che permette di “scordare” parecchi cambi marcia con grande “aplomb” e senza lamentele. Di fatto, tra medi e alti regimi la potenza sveglia le prestazioni, che oltre a un potenziale velocistico che supera i 200 orari, rivela anche buon sprint (0-100 km/h in circa 10” e mezzo) e soprattutto ripresa, a parte la sesta da crociera.
Le esperienze autostradali ci dicono quanto possa farsi apprezzare un congegno come il segnale di arresto di emergenza (ESS), che allerta i veicoli dietro facendo lampeggiare rapidamente le luci di emergenza quando serve frenare improvvisamente.
Lo sforzo di Mazda rivolto al risparmio di benzina le ha permesso di omologare 6,8 litri di consumo ogni 100km nel ciclo combinato. Nel test non abbiamo ottenuto tanto, ma nel complesso, tra autostrade, statali e tanto traffico urbano abbiamo ottenuto una media di 8,3 litri/100 km, che davvero non è niente male per la classe. Quello urbano, con fermi e ripartenze, è il terreno per li-stop, a cui è dovuto un risparmio medio del 14%. (vedi scheda tecnica). Il sistema i-stop per attivarsi ha però bisogno che il motore sia entrato in temperatura, come segnalato sulla strumentazione. Quindi non sarà magari il primo semaforo a portarlo all’azione.
Fermate le ruote e con cambio in folle, Mazda3 si spegne, e poi basta sfiorare la frizione per il riavvio automatico istantaneo, con un breve ovattato brusio e ridicolo uso di energia. L’i-stop ha comunque dei suoi tempi operativi stabiliti a salvaguardia della funzionalità. A esempio, se fuori fa caldo e si sfrutta al massimo il climatizzatore, il sistema riavvia il motore in anticipo (per assecondare la richiesta di energia del compressore), riducendo quindi i suoi vantaggi.
QUALITY COMFORT – Nel contesto della sua categoria la Mazda3 si può mettere ai piani alti per sensazione di qualità, dei materiali, allestimento e comodità del viaggiare. Vibrazioni nulle, scioltezza, leva del cambio rialzata e corta ed ergonomia per riunire i comandi. Qualche critica, per esempio allo schermo del navigatore su piano 2D di 4,1”, piccolo, anche se poi il difetto è compensato dalla buona indicazione grafica e all’altezza livello occhi. Quanto ai sensori di manovra, sarebbe meglio avere anche indicazioni visive oltre che sonore, mentre le informazioni del computer di bordo potrebbero sfruttare maggiormente il cockpit davanti al guidatore e non solo avvicendarsi al posto del navigatore.
La plancia disegna un arco che racchiude i due strumenti tondi e le indicazioni secondarie, degradando nella consolle centrale con stile elegante e non banale (almeno fin dove arriva l’occhio), e assemblato con materiali piacevoli al tatto.
Gran parte delle selezioni primarie si effettuano dal volante. Il poggiabraccio centrale copre un box capiente, in cui si celano la presa di alimentazione e la connessione aux. Accoglienza comunque molto confortevole, anche dietro. Bagaglio voluminoso.
DISCIPLINA JAP – Le sospensioni con schema McPherson davanti e multilink al posteriore hanno un’impostazione rigida, e per questo sorprende il livello di comfort. Piace la direzionalità, anche con una guida allegra, che se diventa ricerca sportiva lascia spazio al sovrasterzo; il volante si indurisce ma insistendo tiene il passo prima di richiedere l’intervento dell’elettronica. Le ruote 17 pollici montano pneumatici ribassati, evidentemente con caratteristiche a cui Toyo è riuscita a dare potenzialità oltre alle nostre aspettative.
InfoBox
Nanotecnologia per i-stop
La nuova Mazda3 DISI benzina con i-stop, è anche dotata di un nuovo catalizzatore che fa uso di nanotecnologia singola per incorporare i metalli preziosi catalitici direttamente nella matrice di supporto del catalizzatore, il che offre enormi vantaggi rispetto ai normali convertitori catalitici: elimina la degradazione termica provocata dall’aggregazione dei metalli preziosi e migliora le prestazioni a lungo termine del trattamento delle emissioni. Nella sua fabbricazione, il Catalizzatore a Nanotecnologia Singola ha limitato notevolmente l’uso di metalli preziosi, consentendo di preservare tali insostituibili risorse.
PREZZI MAZDA Mazda3 2.0 benzina
Mazda3 2.0 6m i-stop Advanced € 21.820
Mazda3 2.0 autom. Advanced € 22.820
A FAVORE PRINCIPALI
* Il sistema i-stop evoluto. Spegne il motore senza sussulti e lo riavvia a velocità sopra gli standard
* Contenimento dei consumi ed emissioni per la classe, specie in ambito urbano
* Design fuori dalle banalità. Si fa riconoscere
* Qualità costruttiva agli alti livelli della categoria ed equipaggiamenti come la Smart key
DEBOLEZZE
* Sterzo e avantreno dimenticano la disciplina nelle correzioni d’emergenza o sollecitati dalla sportività
* Dettagli di dotazioni: lcd navigazione mignon, avvisi ostacoli solo sonori
* i-stop deve attendere motore in temperatura e alcuni diktat gli fanno riavviare il motore in anticipo, riducendone le utilità
Si ringrazia per le Locations il Restaurant-fashion-bar Villa Marina (via degli Schiavoni 22 Fano PU) – e il Gianmaria Bar (v.le Adriatico 19 Fano PU).
Redazione MOTORAGE
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