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Dresden-Breslau 2010

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Per un Rally in genere da ricordare, ecco una Edizione da dimenticare, e non solo per gli italiani. Questo in estrema sintesi, il 16° Dresden-Breslau, importante competizione offroad nel cuore dell’Europa.

 Da un lato sarà ricordato per i quasi 350 Equipaggi iscritti e per la nuova Direzione Gara passata nelle mani di Henrik Strasser. Dall’altro sarà meglio dimenticare, il caos e il malcontento di buona parte dei partecipanti per un Programma che, almeno nei primi giorni, ha costretto concorrenti e assistenze, a spostamenti e trasferimenti anche lunghi, per prendere il Via alle varie Prove. Esempio il Trasferimento di quasi 500 km la domenica sera da Lipsia a Recz (Polonia), dopo aver effettuato una 1ª prova al mattino a Dresda, alla quale è seguito un trasferimento di 150 km fino a Hohenmoseln (Lipsia) per la 2ª Prova.

 Il risultato è stato che gli ultimi partiti da Lipsia sono arrivati al Campo di Recz all’alba di lunedì, appena in tempo, se non avevano riparazioni da fare, per prendere il Via nella Prova che partiva alle 8. Con questo Programma inutilmente incalzante, molti concorrenti sono stati costretti a saltare alcune Prove, accumulando penalità in classifica, ma soprattutto pregiudicando quell’atmosfera di festa che da sempre caratterizza questo Rally.

 La speranza è che i concorrenti perdonino ad Henrik Strasser questo eccesso di zelo nel aver voluto modificare una Formula ed un Programma ben consolidato nel corso delle precedenti Edizioni.

 Palese delusione anche da parte dei 7 equipaggi italiani che quest’anno hanno voluto partecipare al Rally, non solo per quanto detto sopra, ma anche per gli inconvenienti meccanici che hanno compromesso la loro gara fin dalle prime battute. Prologo da dimenticare per Thomas Tonicello che si è trovato con l’acceleratore bloccato a fondo corsa proprio nel momento in cui doveva staccare, con conseguente musata contro un terrapieno. 169° posto per Giorgio Igliozzi; peccato che una banale rottura della cinghia nella 1ª Prova e un infiltrazione d’acqua nella 2ª lo abbiano di fatto tolto dalla competizione. Due giorni di gara persi anche per Sandro Tognolli a causa di problemi con la testa del suo Patrol. Per fortuna risolti con una testa nuova e una notte di lavoro per montarla. Pur nella consapevolezza di non poter lottare per la vetta della Classifica, la sua tenacia e capacità di pilota gli consentirà di recuperare posizioni fino al 34° posto nella massacrante Tappa Marathon di oltre 400 km da Okonek a Zagan. Nonostante altri problemi all’alternatore, concluderà la gara davanti agli altri connazionali con un decoroso 67° posto. Dopo un brillante 15° posto nella Classifica provvisoria di metà settimana, è finita due giorni prima del Traguardo finale la corsa per i meranesi Amort/Erb, più volte presenti al Breslau, che hanno dovuto mollare a causa della guarnizione della testa. Daniele Lolly non ha voluto rassegnarsi alla rottura della coppia conica anteriore del suo Wrangler a causa di un brusco atterraggio e ne ha fatto arrivare una nuova dall’Italia. Ha perso 3 giorni di gara per poi ritirarsi definitivamente il venerdì.

 Se questa è la storia degli italiani al Breslau 2010, meritata è la vittoria del polacco Robert Kufel che insieme al suo navigatore Dominik Samosiuk è riuscito dominare, soprattutto senza accusare gravi rotture, il suo potente prototipo con motore BMW da 4.4 litri e a mantenere il distacco dai suoi inseguitori. In particolare dall’olandese Maurice Ubachs che giorno per giorno è riuscito a rosicchiare posizioni in Classifica fino a guadagnarsi la piazza d’onore. Classifica finale prevedibile per i Camion fino 7,5 tonn, con il prototipo Unimog dei fratelli Hellgeth invincibile anche quest’anno.

GALLERY PHOTO di Paolo Pauletta

CLASSIFICA FINALE

Pos. N° Equipaggio Tempo totale
1 204 Robert Kufel (PL), Dominik Samosiuk (PL) 24h:57′:08″
2 209 Maurice Ubachs (NL), Maurice Van Weersch (B) 27h:31′:06″
3 241 Herbert Kispert (D), Mirko Ürmösi (D) 31h:31?:31″
4 210 Christoph Wieland (D), Franz Modl (D) 34h:22′:18″
5 238 Sylvain Mautret (F), Gabriel Roy (F) 34h:23′:41″
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67 252 Alessandro Tognolli (I), Stefan Duve (I)
77 214 Luigi Daniele Isnardi (I), Cristiano Minuzzo (I)
80 262 Ernst Amort (I), Erb Robert (I)
81 350 Thomas Tonicello (I), David Cinquepalmi (I)
______
117 242 Torsten Premstaller (I), Horst Marth (I)
135 255 Lolly Daniele (I), Oliver Jandelli (I)
169 367 Giorgio Igliozzi (I), Marco Fanella (I)

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