La motor-cultura USA sbarcata a Rivanazzano (Pv). Tra auto e moto americane burn out e pin-up.
Sana e verace la passione per il mondo motor USA. La pista di Rivanazzano sporca d’olio potrebbe sembrare un memo deja-vu, ma se ci pensiamo resterà anche nel nostro idioma futuro. Secondi che riempiono il cuore ed avvicinano le persone. Una specie di finestra stile American Graffiti che dal 4 al 5 settembre ha portato per la settima volta i clamori di Hills Race, manifestazione organizzata da American Motors Pavia con Sadurano Motorsport e Hot Heads Garage. Un week-end allietato dal bel tempo, due giorni di rombanti vissuti tra dragster, leggende american e qualche Harley-Davidson (quasi un paio di migliaia al park). La cavalleria dal sound yankee ha cercato di trasformare l’aeroporto di Rivanazzano in un circuito a cielo aperto, con tanto di bancarelle gadget e personaggi folkloristici di contorno. Potranno ancora crescere, ma certo l’organizzazione e lo spettacolo ci sono, anche nei confronti “all’americana” sul quarto di miglio (402,25 metri), con regole ACI-CSAI. A due a due i mezzi hanno sfidato il cronometro nel confronto ad eliminazione diretta. Poi lo show in pista delle moto dragster e di due special guests: Pro Mod su base Corvette del ‘63 da oltre 3.000 cavalli del team Golden Vette Drag Race Team (Gotham City) e Top Fuel Bike dell’italianissimo Antonio Ferretti.
Quindi hot-rod e roadster epici, pick-up, muscle car e Maggiolini air-cooled a fare da outsider. Interessanti anche i programmi musicali al calar del sole, con i Fuel (ZZ Top tribute) e Fever (Rock and Roll).
Merita uno sgardo alla nostra gallery personale.