smart escooter: clonazione a due ruote
Lo scooter elettrico della moderna mobilità che smart ha preparato per il mercato giovane. Con smartphone polifunzionale, congegni sicurezza ed ergonomy-style.
L’inventore della microcar “urban-trendy” ha sviluppato la stessa nella innovativa variante fortwo electric drive, cioè a trazione elettrica. Un passo necessario per sostenere l’immagine progressista ed entrare con questa nel mercato della nuova generazione. Ma c’è dell’altro. Nelle strategie futuriste di smart, i concetti della fortwo elettrica sono stati replicati in formato scooter, ingegnato sul credo delle dimensioni compatte, agilità, sicurezza, gusto nell’utilizzo. Il tutto con trazione elettrica a zero emissioni.
A imprimere i dogmi smart è un design all’avanguardia, ma anche qualche dotazione della nuova era, quali l’integrazione di smartphone. Dopo l’anteprima al Salone dell’Automobile di Parigi 2010, adesso bisogna cominciare a parlare dei programmi di commercializzazione. E su questo punto le informazioni variano tra il 2011 previsto e il 2012 pronosticato da altri in casa smart.
Del resto bisogna prima attendere il lancio della nuova generazione di smart electric drive, e mentre marketing e rete di vendita lavoreranno per farla diventare una costante del panorama cittadino, si comincerà anche l’introduzione nel mondo delle due ruote con escooter.
ANTICONVENZIONALE – Un mezzo non convenzionale, per le grandi città e oltre. Di fatto, per escooter sono state previste dotazioni di sicurezza ragguardevoli, tra cui si fanno notare airbag, ABS e Blind Spot Assist.
Di certo è un prodotto che va ad abbracciare anche la fascia di pubblico dei giovanissimi,
L’impatto stilistico particolare è anche lo studio moderno dell’ergonomia. In misure compatte e agili. In casa lo hanno definito un design “iconico”.
La struttura del telaio è modellata sulla cellula di sicurezza tridion che riprende i semi di smart fortwo. Telaio in acciaio e alluminio rivestito da pannelli in plastica interscambiabili; un altro parallelo con la biposto a quattro ruote. Da notare i lunghi elementi traslucidi inseriti sullo scudo interno, a fare da ‘side marker’ illuminati per aumentare la visibilità laterale e fungere anche da indicatori di direzione.
Un supporto alla tecnologia a LED, presentata per i fari anteriore e posteriore oltre che per la luce di stop.
GENE RAZZA smart – I cromosomi di famiglia e i punti comuni con smart fortwo electric drive sono dunque messi in evidenza in più termini, compresi l’aspetto “due posti” e la caccia a dei vani portaoggetti e per i caschi.
Smart promette dinamismo di guida, con la potenza di 4 kW che arriva da un motore a corrente continua ‘brushless’ e la trasmette la direttamente alla ruota posteriore.
Essendo che la coppia massima è disponibile subito, le potenzialità di sprint sono dote di vanto. Le ruote, abbracciate ad eleganti forcelloni monobraccio, montano all’anteriore un pneumatico 130/60 R13, mentre al posteriore misura 140/65/R13.
Velocità massima omologata a 45 km/h. La corrente di trazione è fornita da un pacchetto batteria agli ioni di litio da 48 Volt, con capacità di 80 Ah. Che nella scheda tecnica significa che è possibile raggiungere un’autonomia di 100 chilometri.
La ricarica è effettuabile tramite una presa domestica, in un arco di tempo da tre a cinque ore. La presa di ricarica è sul frontale dello scooter, sotto al badge smart, mentre il caricabatterie è integrato nello scooter.
Tornando alla sicurezza integrata, citavamo il sistema frenante antibloccaggio (ABS), un airbag integrato nel rivestimento a pannelli sotto al manubrio, e il sistema Blind Spot Assist che serve a richiamare l’attenzione del motociclista sui veicoli che lo seguono a distanza ravvicinata e che non risultano visibili nel cosiddetto angolo cieco dello specchietto retrovisore. Ad avvisare il pilota è una luce intermittente triangolare nel retrovisore. Un dispositivo utile e rassicurante sopratutto durante il cambio di corsia, e che ovviamente si rifà a tecnologie Mercedes-Benz.
CONNESSIONE smartphone – Allo smartphone è stato affidato un ruolo speciale sull’escooter, utiluizzato come una specie di ‘centro di comunicazione’. Posizionato sul suo supporto dedicato al centro del manubrio, lo smartphone va a dialogare con l’escooter.
Naturalmente permette di utilizzare servizi online durante le soste, mentre quando si è in movimento lo smartphone svolge la funzione di tachimetro oltre a riferire sul livello di autonomia e la carica della batteria, e fungere da navigatore satellitare.
Se capitasse di dimenticare dove è stato parcheggiato lo scooter, ecco che l’applicazione “GPS Tracking” dello smartphone consentirà di rintracciarlo. Altra chicca, la possibilità di regolare da remoto il riscaldamento delle manopole, per le giornate più fredde.
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Autore/i: Redazione MOTORAGE
Pubblicazione: 31/10/10 – 12:22