Lo canta in After Midnight il profeta del soul J.J. Cale, e lo ha replicato il suo amico Eric Clapton, dagli Anni Settanta in poi. “Dopo la Mezzanotte, si provoca il chiacchiericcio, si richiamano i sospetti. Andiamo verso il cocktail a “Pesche e Crema”.
Tema di attualità allora, e di attualità oggi che il Codice della Strada italico, da una mezzanotte di mezzo Novembre, sta chiudendo il cerchio del controllo sull’uso e abuso di alcol, sull’altare e nel nome della sicurezza alla guida.
Considerato che ogni norma e iniziativa conquisti il plauso di tutti se può aggiungere salvaguardia sulle nostre strade, facciamo un breve esame della situazione dopo l’entrata in vigore della norma del Codice della Strada, denominata da molti la “guerra allalcol di mezzanotte”. Milano, Pesaro, Roma le direttrici toccate da MotorAge.
Le nuove regole dal week-end di metà Novembre 2010 sono chiare: chi vende alcolici e vuole lavorare dopo la mezzanotte, deve mettere a disposizione dei clienti gli alcoltest, e pure le tabelle alcolemiche in bella vista. In caso diverso sono previste multe salate.
Poi entra anche il divieto per tutti – discoteche comprese – di vendere bevande alcoliche dopo le 3 di notte. Per le organizzazioni esercenti, la “concessione” di un’ora in più rispetto alle previsioni iniziali è già qualcosa, ma si teme ancora che la limitazione potrebbe favorire nomadismo, trasgressione e abusivismo.
Molti con i tester monouso acquistati dalle farmacie prese d’assalto o direttamente da aziende che hanno individuato il “business”, altri con le tester-machine, cioè le macchinette etilometro di verifica del tasso alcolemico date in uso da aziende specializzate. Le stesse che forniscono le slot machine dei giochini da bar.
In entrambi i casi, l’alcol-test è quasi sempre un costo a carico del cliente, generalmente standardizzato sull’esborso di un Euro.
La sola differenza è che molto spesso i locali provvisti di “slot-alcoltest-machine“ possono vantarsi di aver anticipato l’entrata in vigore della normativa. Ed è bene ricordarlo, nessuno di questi (anche con vendita o affitto provvista di autorizzazione ministeriale) ha potere giuridico, ma solo di “approssimativa informazione” al cliente sulla gradazione alcolemica. In sostanza, se all’uscita del locale salite alla guida e i tutori dell’ordine vi fermano dopo un metro verificando il superamento del fatidico valore 0,5, (o 0 assoluto per i neopatentati) non potete certo appellarvi al test effettuato.
Andando poi a verificare e a fare riscontri con il reale utilizzo degli alcol-tester nei locali, oltre che la loro simbolica presenza e tipologia, si scopre che in una serata “di piena” tipo Venerdì o Sabato di un pub di tendenza, si ottiene un massimo di 10-15 persone. Purtroppo ancora percentuali minimaliste rispetto alla clientela.
Di certo, le sensazioni che si accolgono in generale nelle notti di movida, è che le buone intenzioni del legislatore rivolte a incentivare coscienza e sicurezza nella guida, debbano fare i conti con gli aspetti funzionali di una norma che si profila come un gran favore fatto ai produttori dei tester monouso e agli installatori di macchinette-test, i quali hanno beneficiato di una forzata spinta marketing. Roba alle soglie della speculazione industriale.
E’ strano come la Politica a volte resti lontana dalla realtà e insista con provvedimenti che portano pochi benefici e vengono generalmente visti come un pretesto.
Un altro aspetto è goliardico quanto curioso. Il nuovo Codice della strada inserirebbe tra le categorie interessate dalla nuova normativa anche i venditori ambulanti: per loro lobbligo sarebbe di cessare la vendita di alcolici da mezzanotte alle 06.00. Di fatto, i pulmini-bancarella che si allungano sulle strade hanno sempre a disposizione le loro birre.
Nota apprezzabile: ormai vari locali hanno affisso anche il numero Verde di un utile servizio definito “salvapatenti”: lo chiamate, vi vengono a prendere in auto e vi portano a casa. A un costo convenzionato e più che accettabile.
Note
* “Tolleranza Zero” con il nuovo Codice della Strada per i neopatentati al volante da meno di tre anni, per chi ha meno di 21 anni, e per i conducenti professionali, che alla guida devono mantenere il tasso 0%. Per gli altri vige attualmente il valore di 0,5% (espresso in grammi di alcol ogni 100 ml di sangue). La proposta di legge è di abbassare il tasso alcolico allo 0,2% per il ritiro della patente.
* Alcuni locali si sono provvisti di etilometro con fornitura di cannuccia al cliente; la macchinetta è normalmente in comodato d’uso dalle stesse aziende specializzate nel settore delle slot-machine. Più spesso, anche per adeguarsi subito alle normative e non incorrere nelle multe, pub e bar hanno puntato sui tester monouso, del tipo a granuli e/o palloncino. Per le farmacie, ma soprattutto per le aziende che si sono improvvisate fornitrici, la normativa si è rivelata un regalo-business notevole.
Attenzione: l’importante è che questi tester monouso siano del tipo che per il principio reagente non utilizza più il cromo, dannoso alla salute.
* Da ricordare infine negli Autogrill sulle autostrade il divieto dalle 22 alle 6 (multe da 2.500 a 7.000 euro e fino a 10.500 euro).
Tabelle informative
Fabrizio Romano
22/11/2010 – 12:58