Nelle concessionarie statunitensi arriva già dall’inizio del prossimo anno. Optima Hybrid è il primo modello ibrido della marca coreana destinato al Nord America ed utilizza un “ibrido parallelo” che riesce anche a difendersi egregiamente in termini prestazionali, se verranno confermati lo 0-100 km/h in 9,2 secondi e la velocità massima di 195 km/h, con questi valori energetici.
Dichiara il suo orgoglio il Vice Presidente di Kia Motors Corporation, Mr. Hyoung-Keun Lee.
C’è invece una speciale frizione montata tra le due unità motrici, per rendere indipendenti il motore a benzina e quello elettrico, anche per poter consentire il funzionamento dell’Optima Hybrid in modalità “emissioni zero” totalmente elettrica – da 0 a 100 km/h.
La configurazione del sistema rinuncia a un motore elettrico/generatore di elevata capacitàcercando invece i vantaggi in termini di peso e costo.
AUTOMATICA FACILE – In posizione “Off”, l’Optima Hybrid parte in modalità elettrica. Poi mentre la velocità aumenta l’Hybrid Starter motor/Generator, HSG, avvia il motore a benzina, mentre la frizione collega direttamente questa unità al sistema, consentendogli di contribuire alla propulsione. Il motore elettrico, in funzione ibrida, viene utilizzato tanto come motore secondario (nelle accelerazioni) sia come generatore per ricaricare la batteria. Ogni volta che l’auto si ferma, anche per pochi secondi, il motore a benzina si spegne automaticamente per eliminare inutili emissioni inquinanti.
In frenata, il motore/generatore elettrico converte l’energia cinetica in corrente per ricaricare la batteria. Questa unità (HSG) da 8,5 kW, funziona infatti anche come generatore per la ricarica, quando il livello di energia immagazzinata è ridotto o quando l’auto si ferma. Tutto in automatico.
La veloce reattività è però dovuta al motore elettrico sincrono (Interior Permanent Magnet, IPM) da 30kW, che eroga 40,7 CV e 205 Nm di coppia da 0 a 1.400 giri, in modalità “solo elettrica”, mentre la combinazione ibrida (motore elettrico più motore a benzina) porta la potenza complessiva a 209 CVv con 265 Nm di coppia.
La batteria a matrice di polimeri di litio, sviluppata in partnership con la “LG Chem”, aggiunge i benefici delle batterie a ioni di litio alla robustezza della confezione esterna e stabilità termica.
Rispetto alle batterie a idruri di nichel, le batterie ai polimeri di litio pesano dal 20 al 30% in meno, occupano un volume inferiore del 40% e sono più efficienti del 10%. Tengono inoltre la carica per il 25% in più. Infatti sull’Optima non è prevista la sostituzione del pacco batterie per l’intero ciclo di vita dell’auto, ipotizzabile in almeno dieci anni o 150.000 miglia (oltre 240mila km).
A tenere in controllo l’impianto è l’Hybrid Control Unit (HCU), cervello di funzionamento della centralina del motore, della trasmissione (TCU), della batteria (BMS) e del convertitore a bassa tensione (LDC). Questa unità intelligente assicura anche il back-up dati dell’Optima col metodo “Fail-Safe” e prevede la modalità di emergenza… “portami a casa”…..
CURIOSITÀ Theta II – Il propulsore a benzina Theta II di 2,4 litri viene fatto però operare sul ciclo di Atkinson, aumentandone il rapporto di compressione del 20%. La scelta si paga con una coppia un po’ meno generosa, che vuole essere compensata dal motore elettrico. Di fatto, la potenza totale dell’Optima Hybrid e le caratteristiche di coppia sono superiori rispetto al modello normale.
Per l’aerodinamica, la vettura è stata ribassata di 5 mm, ed è stato adottato un “flap aerodinamico attivo” nella griglia anteriore, pannelli anti-turbine nel sottoscocca, ruote e pneumatici a ridotta resistenza. Risultato: Cx di 0,26.
ISTINTI PREMIUM – A parte la propulsione ibrida, la Optima Hybrid integra le caratteristiche da berlina Premium in termini di dotazioni. Piacciono i due scarichi indipendenti con terminali cromati, i cristalli bruniti, il sistema di audio dotato di ricezione satellitare.