26° RADUNO INTERNAZIONALE 4×4 GRADISCA
Dopo la tanta pioggia scesa nel piovosissimo autunno, finalmente un miracoloso sole ha fatto breccia fra le nuvole nel primo week-end di dicembre, quel tanto da permettere un regolare svolgimento del raduno internazionale 4×4 Città di Gradisca, giunto quest’anno alla sua 26^ edizione. Scongiurata così la malaugurata ipotesi di un rinvio, sempre presente quando i livelli dei fiumi nel Friuli Venezia Giulia raggiungono quote preoccupanti, ben 660 equipaggi (molti dei quali provenienti dalla Mitteleuropa) si sono ritrovati domenica 5 dicembre nella mitica piazza di Gradisca per affrontare quello che è l’evento fuoristradistico da Guinness dei primati.
Una prima pacifica invasione della cittadina isontina si è avuta già il sabato precedente il raduno quando molti 4×4, per accappararsi le prime posizioni al via, avevano sistemato il loro fuoristrada in prossimità della rampa di partenza. Alla sera, non meno di 300 mezzi avevano gremito l’anello circolare della piazza. Quando non era ancora sorto il sole, la domenica mattina, altre centinaia di 4×4 si incollonavano nelle vie laterali del centro isontino ed alle 8, sotto la regia aerea di un elicottero ed alla presenza di Carol Beltram, miss Liabel Friuli Venezia Giulia 2010, veniva tagliato il nastro tricolore da parte delle autorità locali. Per prime partivano le Porsche Cayenne iscritte alla manifestazione, poi era la volta dei veicoli istituzionali della Polizia italiana (equipaggio femminile Breda-Martucci), di quella slovena e delle varie ambulanze 4×4 e mezzi della Protezione Civile.
Quindi, distanziati di 20” l’uno dall’altro, partivano tutti i partecipanti per affrontare i percorsi che erano più volte divisi a seconda del grado di difficiltà. Infatti, vi era un itinerario unico adatto a tutti i 4×4, compresi i suv, mentre per chi si voleva cimentare in qualcosa di più impegnativo e vietato ai suv, l’organizzazione aveva aperto 7 varianti oltre ad altre 3 inserite in alcune prolunghe del tracciato. Manco a dirlo, com’è tradizione nel Gradisca, la maggior parte dei partecipanti si dirigeva verso le varianti impegnative che prevedevano all’inizio diversi guadi anche piuttosto profondi e risalite di torrenti solo in parte non invasi dall’acqua.
Siccome l’argomento guadi è da sempre tra i più graditi del raduno, non sono mancate le spettacolari ripetizioni per la gioia di fotografi ed operatori che dall’altro dell’elicottero filmavano le colonne di acqua sollevate dai 4×4. Saltata la prima sosta gastronomica perché irragiungibile causa il livello troppo alto dei torrenti, l’organizzazione del GFI allestiva con gazebo una pausa ristoro direttamente sul greto del torrente. La sosta era l’occasione per aprire un’ulteriore variante del percorso con altra dose di guadi. Poi alcuni sterrati portavano i partecipanti ad affrontare dei pistini ricavati nella boscaglia a fianco del corso d’acqua. Quindi, era la volta di un’altra sosta ristoro, quella tradizionale a Corno di Rosazzo (UD) presso Solder, ex Tilatti. Sopiti gli stimoli della fame, il percorso prevedeva diverse direzione; la più affasciante era certamente quella inserita nel percorso più facile che portava i 4×4 a Castelmonte dove le piste erano coperte da uno strato di neve caduto solo la sera prima. Le varianti in queste condizioni venivano selezionate dall’organizzazione per evitare che fossero intraprese da mezzi non idonei.
Poi il tracciato espatriava in Slovenija dove un fantastico sterrato ai bordi del torrente Judrio portava i partecipanti ad affrontare un tratto di bosco riaperto alla percorribilità, ad opera degli “scout” del GFI, proprio in occasione del raduno. Le varianti, in questo tratto, riguardavano alcune ripide piste in salita e transitabili solo in base alle diverse larghezze dei 4×4. Era questo il momendo di un altro ristoro, quello presso l’agriturismo Al Granatiere, a Scriò di Dolegna del Collio dove venivano serviti piatti tipici della cucina contadina. Il percorso riprendeva, manco a dirlo, con altri guadi ed anche in questo caso l’elevata altezza dell’acqua imponeva una suddivisione tra 4×4 con snorkel e senza. Con i mezzi piuttosto umidi, i fuoristradisti raggiungevano Russiz Superiore a Capriva del Friuli (GO), ospiti della famiglia Roberto Felluga, tra i pionieri della viticoltura di qualità nel Collio. A questo punto si era fatto già buio e la carovana dei 4×4 guadagnava la via del ritorno attraverso facili sterrati e qualche pistino inserito nelle varianti. All’arrivo vi era per tutti la consegna della foto di partenza e della targa ricordo. Alle 18.30, nella sala teatrale Bergamas, le premiazioni chiudevano la giornata off-road.
Presenti il Sindaco Franco Tommasini, il consigliere regionale Roberto Asquini, Barbara Calore per Porsche Italia, Umberto Seletto per Mobil 1 e Angelo di Viesto per Hella. Il trofeo Porsche Italia andava al club vincitore del raduno, il Leonessa 4×4 che con 18 equipaggi iscritti era il gruppo ospite più numeroso; al secondo posto il GFI Alpe Adria con 36 equipaggi che vinceva il trofeo Mobil 1; terzo il Granducato di Toscana con 11 equipaggi vincitore del trofeo Hella; quarto si classificava il Gaute de Suta premiato con il trofeo Michelin Italia; quindi, a seguire, premi andavano al Jambo 4×4, USM adventure team, 4×4 Le volpi, Club Nazionale Fuoristrada, Academy 4×4, A Team 4×4, mentre tra i clun stranieri primeggiava il Brda con 9 equipaggi e vincitore di un altro Trofeo Porsche Italia. I partecipanti più giovani al raduno erano Federico Villani e Eleonora Campobello entrambi neo diciottenni mentre quello più “veterano” era ancora una volta Giuseppe Gustin, classe 1930. Tra i partecipanti provenienti da più lontano, meritano una citazione Minauda che è salito in Friuli dalla Sicilia e Petruzzella dalla Puglia. La prova culturale era vinta da Massimiliano Zacchigna premiato con una serie di fanali Hella e prodotti offerti dalla Planet off-road. La Uisp, tramite Donatella Brevini, consegnava all’organizzazione una targa ricordo quale riconoscimento per il gran lavoro svolto nel mondo del 4×4. Se si sommano i 660 fuoristrada di questa edizione con tutti quelli delle precedenti, il totale degli equipaggi che possono dire, a Gradisca c’ero anch’io, raggiunge l’importante cifra di 13.887 fuoristrada, un evento che rimarrà per sempre negli annali del 4×4.