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Ticket e strisce Blu: allerta fase 2

Parcheggi e strisce blu: quando devono pagare anche i “Diversamente abili”. Il servizio proposto da Le Iene ha aperto la porta su una situazione che dall’illecito, sta andando a oltraggiare anche i diritti umani.

 Le irregolarità da parte delle amministrazioni comunali nell’uso delle strisce blu per i parcheggi “a ticket” possono sfidare anche i codici di giustizia; alemo dove l’input è “fare cassa”. Il servizio mandato in onda da Le Iene e ben realizzato dalla Iena Matteo Viviani, ha solleticato le polemiche. Il fatto è che se si va più a fondo, a perlustrare angoli italici dai virtuosismi economici, ecco che si possono aggiungere sorprese.Per esempio, si trovano Comuni e Province dove il pagamento parcheggio entro strisciate blu in careggiata, viene imposto anche alle persone con handicap, o meglio, ai diversamente abili.

 Tra i vari prendiano lesempio marchigiano, nel pesarese da cui sono riprese le foto; riporta perfino cartelli con logo carrozzina per avvisare che anche i portatori di handicap devono pagare il ticket parcheggio.

 Tutto nasce da una furbesca interpretazione di una sentenza della corte di Palermo relativa a un verbale per la violazione dell’art. 157 del Codice della Strada, ma ben poco attinente con quanto alcuni Comuni hanno poi cercato di trasformare in profitto.

 Il Giudice non ammise la prova tstimoniale che non ci fossero spazi liberi dedicati ai disabili. Il ricorso portò a denunciare la violazione della disciplina a tutela delle persone disabili, in particolare relativamente agli art. 11 e 12 del D.P.R. 24 Luglio 1996 per leliminazione delle barriere architettoniche negli spazi e servizi pubblici. LAmministrazione Comunale non svolse attività difensiva, e questo è bastato a lasciare aperte interpretazioni capaci di portare a situazioni come lintimazione al pagamento ticket da parte di disabili che parcheggino negli spazi limitati da strisce blu.

 Viene naturale pensare a come un disabile, magari obbligato alluso di carrozzina, si trovi gravato di un bellimegno nel scendere dallauto, prepararsi, raggiungere una macchinetta erogatrice, inserire monete e raggiungere pulsantiere spesso in posizioni irraggiungibili., e  pericolose. Per poi itornare allauto e riporre il biglietto.

 Fattore economico a parte, e ormai assodato che le strisce blu siano spesso posizionate lungo le carreggiate e non al di fuori, e quindi non conformi al Codice della Strada.  

 Il Comune di Fano, Provincia PU (Pesaro Urbino), è stato tra i primi a sfruttare il sistema (vedi foto). A Pesaro hanno vacillato di più, tra imponi e non imponi. Tutti, in questi casi, dovrebbero sentirsi “indignati speciali”. Aspettiamo ogno vostra comunicazione in merito, per farla conoscere.

 Con l’introduzione del nuovo “Federalismo municipale”, le prospettive si incuneano tra vari punti di domanda. “?”. Le necessità di “Cassa” potrebbero espandersi come un virus. Con scarse attenzioni anche ai diritti civili . Tutti noi, media, cittadini, amministrazioni, dovremo scegliere che tipo di città abitare.

Fabrizio Romano
04/03/2011 – 16:01

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