.Forza due o Forza Quattro?.
E’ al Salone Internazionale di Ginevra che Volkswagen svela in anteprima mondiale la nuova veste della sorellina minore della Tuareg, che per spessore di personalità avrà il compito di riportare i dogmi del fu successo, grazie anche alle tecnologie migliorative messe in atto.
Sulla scia del progetto Tiguan resta la scelta di proporlo come SUV del segmento medium-raffinato sia in versione onroad prevalentemente stradale, che in versione offroad, attrezzato per contare su qualità anche più fuoristradistiche.
Nuovi sistemi di assistenza come il dispositivo di riconoscimento della stanchezza del guidatore, la gestione automatica degli abbaglianti Dynamic Light Assist e il sistema Lane Assist (assistenza per il mantenimento della corsia), rimpolpano la lunga serie degli equipaggiamenti a richiesta. Un’ulteriore novità sulla Tiguan è il differenziale a bloccaggio elettronico trasversale XDS.
Due versioni con diversi angoli di attacco, la classica con i 18° da “giungla urbana”, e quella capace di raggiungere i 28° per sfoggiare anche prerogative fuoristrada.
Delle sette motorizzazioni disponibili in Europa, tutte 4 cilindri sovralimentate a iniezione diretta, tre sono nuove per la gamma Tiguan. I quattro motori benzina TSI contano tra 122 e 210 CV. I tre Turbodiesel TDI viaggiano da 110 a 170 CV.
Tra gli opzionali di rilievo figura il cambio a doppia frizione DSG 7 rapporti, uno dei cambi automatici effettivamente più efficienti e sportivi nel mondo del mercato civile.
Tutte le Tiguan BlueMotion Technology dispongono inoltre del sistema start/stop, capace di offrire una riduzione dei consumi fino a 0,7 l/100 km nel ciclo combinato.
Capiamo con difficoltà la proposta della variante con trazione anteriore e, naturalmente, la Tiaguan più concreta vuole la trazione integrale 4Motion, che ne fa comunque un SUV più parco nei consumi.