La nuova famiglia di propulsori inizia con il diesel Energy dCi 130.
Nello stabilimento di Cléon è stata avviata la produzione dell’inedito propulsore Diesel Energy dCi 130 (tipo R9M), nuovo fiore all’occhiello della gamma meccanica di Renault.
Sfruttando il moderno know-how degli ingegneri motoristi di Rueil-Malmaison (Hauts-de-Seine) il Diesel Energy è destinato ad equipaggiare il cuore di gamma europeo (segmento C) dell’Alleanza Renault e Nissan: per Renault, sarà montato, in particolare, su Mégane e Scénic.
Con cilindrata di 1.6 litri, potenza di 130 CV e con 320 Nm di coppia, si colloca tra la il dCi 110 (1.5 dCi o K9K) e i dCi da 150 a 180 CV (2.0 dCi o M9R).
Primo rappresentante della nuova generazione di motori termici “Energy”, questo propulsore propone un insieme di tecnologie CO2 innovative in questo livello di gamma, tra cui un sistema Stop&Start con recupero dell’energia in frenata, ma anche, in anteprima europea, un nuovo sistema di ricircolo dei gas di scarico, battezzato EGR a bassa pressione.
Proporrà consumi ed emissioni di CO2 inferiori del 20% rispetto al motore 1.9 che sostituisce. Ciò permetterà di ottenere la nuova versione, più esigente, della firma eco². Per esempio, Scénic emetterà soltanto 117 g di CO2/km, inferiore al confine dei 120 g richiesto (ormai, per poter ottenere la firma eco², oltre ad essere prodotti in siti certificati ISO 14001, i veicoli della Marca dovranno emettere meno di 120 g/km di CO2 -contro 140 g in precedenza-, comprendere il 7% di plastiche riciclate -contro 5%-, e restare valorizzabile al 95% a fine ciclo).
La scelta degli ingegneri di abbandonare la motorizzazione F9Q (1.9 dCi 130) già Euro 5, e puntare su una nuova base è stata motivata proprio dalla possibilità di integrare, fin dall’inizio, delle tecnologie avanzate. Per ottenere il downsizing della cilindrata e più alto livello di efficienza.
Renault ha depositato 15 brevetti nell’ambito della progettazione dell’Energy 130 dCi, e l’Alleanza ha permesso di ridurre le spese, ripartendole tra Renault e Nissan, con un investimento totale iniziale di 230 milioni di euro.
La produzione è affidata in esclusiva allo stabilimento di Cléon, le cui équipe si specializzano in motorizzazioni di elevata tecnicità, e dovrebbe rappresentare, già dal 2012, il 30% circa dei motori prodotte dal sito.
La famiglia “Energy” comprenderà motori benzina e Diesel che beneficeranno di tecnologie inedite a tale livello di gamma.