.Il designer industriale di origine messicana Arturo Arino getta uno sguardo nel futuro delle auto più estreme con la sua idea sul tema del divertimento allo stato “brado”. La sua Reptile è una roadster due posti tipo “barchetta” ad alimentazione ibrida. Arino immagina un motore rotativo a combustione Wankel da 2.7 litri da 700 Cv, accoppiato a un motore elettrico. La doppia motorizzazione tradisce la doppia destinazione dell’auto: nell’uso cittadino la Reptile è iper-virtuosa dal punto di vista ambientale grazie all’utilizzo del solo motore elettrico (la cui ricarica è affidata alla rotazione delle ruote). Per l’utilizzo in pista, invece, torna utile l’enorme potenza del propulsore Wankel.
Sono giocattoli all’ennesima potenza, sono le eredi designate delle barchette che negli anni della ricostruzione post-bellica in Italia popolavano le corse: le varie Osca, Stanguellini, Ermini, Giaur, Taraschi, Bandini ecc.
Hanno, dal canto loro, il grande vantaggio del peso: grazie a una massa da poche centinaia di chili queste auto si prestano a essere motorizzate con unità di piccola cilindrata. In tema di emissioni e consumi, hanno molte potenzialità dalla loro parte. Non sfruttate visto che, allo stato attuale, si sfrutta di essere il massimo potenziale di prestazioni.