MotorAge New Generation

Mazda BT-50 2012: anteprima

Commercialmente è un periodo di lotta per la Mazda, che dopo i danni nuculeri in Giappone de ristabilire i consensi. Le nuove berlinette chiamate a numeri, effettivamente piacciono; la 2 e 3 specialmente, ma anche la raffinata Mazda 6 è apprezzata per quello che vale. L’anticonformismo top resta il motore Wankel, gioiello tecnico (ora inventato anche nella variante hybrid) che spinge la sportiva RX-8.

 Di fatto, anche il pick-up deve dare man forte al marketing. Quindi, dalle basi del B2500 trasformato in BT-50, è stato sviluppato un restyling scenografico. Serve per contrastare i soliti noti del calibro di Mitsubishi, Toyota e Nissan

 Quindi, dopo il refresh del 2009 che aveva comportato il salto moderno del modello, eccone un altro che ricalibra il tutto. Il rappresentante portabandiera della nuova visione è ancora la versione Freestyle ma con la faccia rifatta ex-novo, da più appeal allo stile 4 porte, con le due posteriori battenti, cioè con apertura ad armadio; piace oltre che per la funzionalità, anche per l’impronta anomala, più sportiveggiante rispetto al doppia cabina.

 L’identità emerge dalle nuove modanature, dai gruppi ottici esagerati tipo “Tokio futuristica”, dalla mascherina in tinta, o i paraurti e i parafanghi, che sono accentuati da una lieve bombatura che nella parte anteriore ingloba anche i gruppi ottici.

 All’Australian International Motor Show di Melbourne in programma dal 1 al 10 luglio prossimi, Mazda presenterà proprio il nuovo pickup BT-50, sia nella classica versione a 4 porte che nella innovativa Freestyle. Pur mantenendo la stessa sigla identificativa del modello attualmente in commercio, il Freestyle è completamente nuovo, almeno per quanto riguarda la linea e l’abitabilità. Essenzialmente si tratta di un pickup x-cab senza montanti nello spazio abitacolo, tipo quelle adottate da Mazda per la RX-8.

 Con questo sistema si agevola l’accesso dei passeggeri posteriori che ora possono contare su una sistemazione più confortevole in quanto lo spazio per le gambe è salito da quasi un paio di cm, a quota di 50 cm, e l’altezza fino al soffitto arriva a 128 cm.

 Inoltre, la panca è ribaltabile in modo da offrire un ulteriore gavone per riporre oggetti o piccoli bagagli. Anche la capacità del cassone è aumentata, ora è di 1453 litri, 266 litri in più rispetto al modello attuale.

 La classica trazione posteriore con anteriore inseribile si avvale sul del sistema semiautomatico RFW (Remote free Wheel), che svolge la funzione dei mozzi a ruota libera. In pratica, tramite l’interruttore sulla plancia si esclude elettricamente il differenziale e l’albero di trasmissione. Una soluzione pratica, perché in questo modo, quando si lascia il sistema in funzione la trasmissione è già collegata, il passaggio a 4 ruote motrici può essere effettuato in movimento, e quando iniziano le difficoltà la trazione è subito efficace, senza i giochi o ritardi nel funzionamento di molte ruote libere automatiche. 

Per conoscere invece le modifiche al propulsore e i prezzi bisogna aspettare l’AIMS.

Autore/i: Paolo Pauletta
Pubblicazione: 21/06/2011 – 20.53