Dovrebbero essere le flotte, sia quelle statali sia quelle aziendali – dice l’analista Dave Hurst – a trainare la crescita. Le vendite di veicoli alimentati a metano alle flotte giungeranno a rappresentare i due terzi del totale delle vendite di veicoli a metano entro il 2013. Infatti sono sempre di più i fleet manager che valutano positivamente il minor costo del metano e l’opportunità offerta dall’uso di questi veicoli di diminuire l’impatto ambientale delle flotte che gestiscono. Secondo Hurst molto dipenderà dallo sviluppo della rete di approvvigionamento. Attualmente, infatti, il rapporto tra utenti e pompe di metano è ancora un ostacolo alla diffusione di questa categoria di alimentazione.
L’Italia
Dante Natali, presidente di Federmetano ed a capo dell’Osservatorio Metanauto ha dichiarato che questo dato evidenzia il crescente interesse verso i veicoli con alimentazione alternativa alle normali benzina e gasolio. L’Italia, in questo contesto, potrà giocare un ruolo fondamentale nella crescita della rete: innanzitutto perché è il paese europeo con la maggior diffusione di veicoli a combustibile alternativo (la rete, attualmente, conta oltre 800 stazioni di rifornimento). In secondo luogo perché l’industria metanifera italiana è già molto all’avanguardia e caratterizzata da una forte tendenza all’esportazione.