MGP Mugello 2011: il buono, il brutto, il cattivo
Stoner tenta la fuga, ma deve poi cedere alla rimonta di Lorenzo e del saggio Dovizioso.
Nel mix tecnologia-uomo, la forza della motivazione psicologica ha pesato parecchio al Mugello, Gran Premio d’Italia.
Stoner parte alla sua maniera dalla pole e tenta di scappare via con la sua Honda dal quartetto inseguitore composto da Lorenzo (Yamaha), Dovizioso (Honda), Simoncelli (Honda Gresini) e Spies (Yamaha).
Lorenzo viaggia mezza gara dando la sensazione di essere in difficoltà a prende i tempi di Stoner, anche con qualche curva allargata. Evidentemente stava invece prendendo le misure ai limiti, perché a un certo punto parte alla riscossa, tallonato da Dovizioso, che si è trattenuto dallo sfruttare gli sbagli dello spagnolo, ma è sempre lì. Appena Lorenzo arriva ad avere Stoner nel mirino, lo brucia. Poi, alla fine, ci riesce anche Dovizioso. Con il terzo di Stoner, si riaprono i giochi del Mondiale.
Quarto Spies, il quale vince di forza all’ultimo giro la sua battaglia con un Simoncelli che si sente come sotto l’osservatorio dell’FBI, tutti in attesa che ne combini un’altra per inchiodarlo sul banco degli imputati. Quindi guida un po’ sulle uova, e si vede.
Ciascuno valuti a suo modo il sesto posto di Valentino Rossi, risalito dal 12° dello start, ma a cui tocca combattere troppo con Barbera e Bautista. Ma Rossi sembra tranquillo, come stesse facend i test Ducati per la 1000 del prossimo anno. (foto in alto: il momento del sorpasso di Lorenzo su Stoner, e il tris del podio all’arrivo).