Dopo un’altra accisa sui carburanti (per alimentare cinema e teatri), l’aumento dell’Ipt, le assicurazioni che fanno il bello e cattivo tempo e andranno messe sotto controllo, e le pazzie dei carburanti, il Governo si è trovato a dover almeno rivedere i presupposti circa l’introduzione del superbollo dichiarato nelle nuova finanziaria.
La manovra da 47 miliardi per arrivare all’obiettivo di annullare il deficit nel 2014, ha avuto il via libera del Consiglio dei ministri. L’impatto sarà di 1,5 miliardi nel 2011, 5,5 nel 2012 e 20 miliardi sui due anni successivi.
Tra i capitoli spinosi, quello preannunciato sulla tassa per Suv e sportive. Si va a caccia di obiettività per non cadere nell’incongruenza (dimensioni e anzianità del veicolo da considerare, oltre alla forza energetica); tanta confusione che la tassa viene prima smentita e poi riproposta modificata. Ma di modifiche ne serviranno ancora in attesa della fiducia del 25 luglio alla Camera. Non ci sono nemmeno valutazioni sul “quanto” inciderebbe in moneta, ma solo che ora dovrebbe riguardare le auto con oltre 300 CV di potenza.
Un’altra bomba ad orologeria innescata senza conoscerne gli effetti, se non che potrebbe essere data come arma alle Regioni.