I maggiori gruppi, attualmente i leader del mercato auto, Volkswagem PSA, Renault, vengono segnalati anch’essi in difficoltà dalle associazioni di categoria, ma poi i dati uffiviali parlano diversamente. Un esempio?
Renault annuncia un utile netto di 1.253 milioni e un free cash flow operativo positivo del Ramo Auto pari a 121 milioni di euro.
Ovvero:
• Record di vendite nel primo semestre, con 1,4 milioni di unità vendute (+1,9%).
• Cifra d’affari del Gruppo di 21.101 milioni, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre 2010.
• Margine operativo del Gruppo di 630 milioni di euro, pari al 3,0% della cifra d’affari (780 milioni di euro o 4% nel primo semestre 2010). L’impatto negativo dello tsunami in Giappone sul margine operativo del Gruppo nel primo semestre è stimato a 150 milioni di euro.
• Utile operativo del Gruppo in crescita di 54 milioni di euro nel primo semestre 2011, a 772 milioni di euro.
• Utile netto di 1.253 milioni, contro 823 milioni di euro del primo semestre 2010.
• Free cash flow operativo del Ramo Auto positivo pari a 121 milioni di euro.
• Indebitamento finanziario netto del Ramo Auto di 1.221 milioni di euro a fine giugno, in calo di 214 milioni di euro nel primo semestre.
“Il record di vendite nel primo semestre conferma il forte potenziale di crescita del Gruppo a livello internazionale. I risultati finanziari sono stati influenzati da eventi congiunturali, tra i quali delle difficoltà di approvvigionamento, i cui effetti si attenueranno nel secondo semestre, e un aumento significativo dei costi delle materie prime. In questo contesto, il Gruppo conferma l’obiettivo di free cash flow operativo superiore a 500 milioni di euro per il 2011” ha dichiarato Carlos Ghosn, Direttore Generale di Renault.
Nel primo semestre 2011, la cifra d’affari del gruppo si attesta a 21.101 milioni di euro, in crescita del 7,3%. Sostenuto dal proseguimento della crescita internazionale, il contributo del Ramo Auto alla cifra d’affari è pari a 20.143 milioni di euro. Questa progressione del 7,3% rispetto al primo semestre del 2010 è dovuta principalmente al miglioramento del mix di vendita e alla crescita dei volumi.
Le quote di mercato del Gruppo sono state impattate negativamente da una mancanza di disponibilità di veicoli. Questo fenomeno è stato ampliato, nel secondo trimestre, dalle difficoltà d’approvvigionamento legate allo tsunami giapponese (ricordate l’articolo MotorAge “Notizie dal Giappone: Fukushima 500mila auto in meno”).
Dai dati Renault emerge che il margine operativo del Gruppo nel primo semestre 2011 raggiunge i 630 milioni di euro, pari al 3,0% della cifra d’affari, contro i 780 milioni di euro e il 4,0% del primo semestre 2010.
Il margine operativo del Ramo Auto si attesta a 221 milioni di euro, pari all’1,1% della sua cifra d’affari, in calo di 189 milioni di euro rispetto al primo semestre 2010. Questa variazione si spiega soprattutto con:
• un aumento dei costi delle materie prime
• effetto cambio negativo di 102 milioni di euro
• un mercato europeo competitivo turbato dalle difficoltà di approvvigionamento.
Nel complesso, le difficoltà di approvvigionamento legate allo tsunami giapponese hanno avuto un impatto negativo sul margine operativo del Ramo Auto per una cifra stimata in 150 milioni di euro nel primo semestre. Gli impatti hanno colpito soprattutto la produzione, il commerciale e la logistica.
Di fatto, Renault ha registrato nel primo semestre 2011 un guadagno netto di 557 milioni di euro per la sua quota di profitto nelle società collegate, tra cui Nissan, AB Volvo e AvtoVAZ.
L’utile netto cresce a 1.253 milioni di euro, mentre quello del gruppo senza gli interessi minoritari si eleva a 1.220 milioni di euro (4,48 euro per azione rispetto ai 2,95 euro per azione nel primo semestre 2010).