Toyota Land Cruiser: 60 anni e non sentirli
Il 1° Agosto del 1951, il leggendario 4×4 Toyota venne presentato al pubblico con il nome di Toyota BJ. Fu inizialmente un veicolo progettato e realizzato esclusivamente per scopi militari ma ben presto il fuoristrada nipponico per antonomasia raggiunse anche la clientela “consumer”, evolvendosi senza sosta diventando un’automobile “tout-terrain” a trazione integrale affidabile e adatta a ogni tipo di terreno, capace di conquistare Artide e Antartide, di attraversare deserti e foreste pluviali, di lavorare nelle miniere. Dal giorno del lancio a oggi sono stati prodotti più di 6 milioni di esemplari, venduti in oltre 190 paesi nel mondo.
Il successo di Toyota come costruttore anche di vetture fuoristrada iniziò da questo nuovo modello. Il BJ, infatti, fu , il primo veicolo a raggiungere la sesta stazione del Monte Fuji, a un’altitudine di 2.500 metri, un’impresa considerata epica e che ha aperto la strada a un lungo e costante successo commerciale. Nel 1955 l’ultima versione del BJ ha preso il nome di Land Cruiser.
L’inizio delle esportazioni permise al marchio giapponese di far conoscere quest’auto in tutto il mondo. Il pubblico accolse con favore un veicolo con queste caratteristiche, portando Toyota a organizzare le vendite oltre che su quello sudamericano, anche sui mercati emergenti del Medio e dell’Estremo Oriente, dove il Land Cruiser conquistò un grande successo.
Nella sua evoluzione il Land Cruiser ha ulteriormente allargato il bacino della clientela potenziale andando a coprire differenti esigenze. Nel 1966 Toyota lanciò la FJ55, antenata dell’attuale LC200 V8. Nel 1984 Toyota costatò la necessità di sviluppare un’ulteriore versione che avrebbe garantito la combinazione tra manovrabilità e performance tipiche di un Off-Road unite a maggiore comfort e ad una linea più elegante.