MotorAge New Generation

Baja Poland 2011

Teatro di questa particolare competizione è la Polonia di confine, quartier generale della gara posto a Szczecin e Dobra – Stettino per noi – sede storica del partito di Solidarnosc.

 La Baja di Polonia, quest’anno non è inserita nel calendario FIA Cross Country, ma ci auguriamo di vederla in tale elenco dal 2012, infatti è una competizione molto bella ed interessante. Il paesaggio è estremamente suggestivo, ed il terreno si presta in modo particolare alle gare off road, grazie alla presenza di tanta foresta, di tanto terreno, di tante colline; insomma piste, sabbia, polvere, fango, betulle, pini, boschi, stradine, fangaie, non mancano assolutamente, così come non mancano i chilometri da percorrere off road attraverso scenografie degne del mondo delle fiabe. -(foto: Holowczyc)-

 La Baja Poland, nell’edizione 2011, è stata strutturata in modo intelligente: il quartier generale, posto vicino alla fiera ed alla stazione degli autobus, offriva un luogo ideale per la logistica: spazioso e pratico, non immerso nel traffico cittadino ed allo stesso tempo facilmente raggiungibile.

 La prova del venerdì sera, il Prologo si è svolto a Dobra, circa 16km dal quartier generale, dopo una partenza piuttosto coreografica dalla piazza antistante il Municipio di Stettino.

 La gara vera e propria si è svolta poi tra Sabato e Domenica; sabato ci sono state due prove speciali, la prima di 104km; la seconda di 181km attraverso le foreste dell’area militare di Drawsko Pomorskie; un’area molto vasta, che ha offerto moltissimi punti spettacolari, non solo per i concorrenti ma per tutto il pubblico. -(foto: Peterhansel)-

 Domenica la gara è rimasta più vicino alla città, pur correndo ancora in mezzo alla foresta; questa volta infatti è stata l’area di Dobra il teatro delle “battaglie 4×4” nella foresta che ospita oltre a molti cervi, daini, anche la spettacolare aquila dalla coda bianca. Qui si sono svolte 4 prove speciali su due diversi circuiti, da 43km e da 16km; ed anche in questa ultima giornata, non sono mancate le difficoltà, grazie ad un tracciato impegnativo e molto interessante, con fango e sabbia bagnata; e meno male che nei giorni precedenti non aveva piovuto. Uno spettacolo che ha attirato molti appassionati del 4×4 non solo polacchi ma da tutta l’Europa.

Dominante la presenza del team X Raid, che ha colorato di verde e rosso prove speciali, parchi assistenza, e trasferimenti. Lo squadrone tedesco si è schierato ai nastri di partenza con tre veicoli: la BMW X3 condotta dal “padrone di casa “ Kryzstof Holowczyc, la BMW X3 condotta dal Russo Mironenko e la Mini del transalpino Peterhansel.

 Sin dal prologo la battaglia ha avuto inizio, con Holowczyc che ha aperto le danze, con pochi centesimi di vantaggio sul francese. La guida di Peterhansel, però, lungo alcune delle prove speciali di sabato si è dimostrata più “pulita” e quindi più fruttuosa in termini di secondi guadagnati, senza deludere l’aspetto spettacolo.

 Sabato sera il distacco tra i due compagni-rivali è poco, ma restava ancora una giornata di gara con 4 prove speciali per un totale di 140km cronometrati e 70km di trasferimenti. Il terzo paladino di X Raid, il Russo Mironenko, ha avuto un sabato difficile, con problemi di elettronica è rimasto fermo nella seconda prova speciale della giornata di sabato per più di un’ora, così si è visto escluso dalla lotta per il podio; ma la sua presenza si è rivelata di fondamentale importanza per Peterhansel. Il francese, navigato come sempre dal bravissimo Cottret, è arrivato lungo su un curvone sabbioso ed è finito “a cavallo” dei solchi piuttosto alti, perciò ha dovuto aspettare l’aiuto del compagno di squadra per una “tiratina” fuori dalla sabbia. Recuperare il distacco dal padrone di casa è diventato veramente impossibile per la Mini ed il team francese che ha dovuto accettare di buon grado la seconda posizione. Lo spettacolo è stato, comunque, molto interessante.

Tutte le informazioni relative ai risultati delle prove speciali, ben 7 suddivise in 3 giorni per un totale di 650km, trasferimenti compresi ( anche se in realtà di trasferimenti non ce n’erano molti), sono reperibili sul sito www.bajapoland.eu

Foto e testo di Giusy Concina

Exit mobile version