Ford Evos: apre le ali al nuovo corso
Il futuro stilistico Ford comincia da qui.
Il Kinetic design inaugurato dalla Ford Iosis ha ormai fatto il suo tempo e il marchio dello scudo ovale sta per iniziare a parlare un nuovo linguaggio stilistico. Anticipatrice delle nuove tendenze (che, secondo il costruttore, saranno sul mercato entro pochi mesi) sarà la Ford Evos. Ford intende dare alle sue auto “più forma e meno linee”, come ha dichiarato J Mays, chief creative officer del gruppo Ford. “Quest’auto non è disegnata per provocare, ma per sedurre!”.
Le sue forme da coupé-fastback secondo le proporzioni tracciate dalla Ford Eleanor degli Anni 70 sono muscolose e compatte: la linea di cintura a un andamento “rialzato” con la coda raccolta nel padiglione. La Evos è lunga 4,5 metri e larga quasi 2. Grazie al passo molto lungo, offre spazio in abbondanza per quattro persone, tutte in grado di accedere all’abitacolo molto facilmente attraverso l’originale apertura delle portiere con andamento ad ala di cigno e disposizione “a libro”.
Dal punto di vista meccanico la Ford Evos monta lo stesso gruppo moto-propulsore della Focus C-max Energi plug-in: motore 4 cilindri due litri a Ciclo Atkinson (utilizza un particolare manovellismo e un rapporto di compressione molto elevato che aumenta l’efficienza termodinamica senza incorrere nel battito in testa) e un’unità elettrica alimentata con ioni di litio. Il sistema è in grado in totale autonomia di scegliere il tipo di propulsione più adatta a una guida che privilegia consumi ed emissioni. Ford dichiara che la Ford Evos dispone di un’autonomia di 800 chilometri complessivi.
Per essere una degna accompagnatrice negli impegni quotidiani, la Ford Evos utilizza anche un’innovativa interfaccia in grado di interfacciarsi con la nostra agenda appuntamenti, quindi di darci preziosi consigli durante tutta la giornata tenendo in considerazione le condizioni del traffico, il tempo atmosferico, i percorsi stradali più rapidi. Il risultato sarà sempre quello di farci arrivare in perfetto orario agli appuntamenti. In più, l’auto è in grado di analizzare le condizioni del fondo stradale e di adattarvisi agendo su assetto, sterzo, risposta del pedale dell’acceleratore.
Alvise Seno
07/09/2011 – 10:27