Citroën esplora nuovi territori per mettere a frutto la sua ‘Créative Technologie, dando vita a un’idea dal nome Tubik, shuttle tecnologico di alta gammaconcepito per esaltare il gusto del viaggio, condiviso, versatile, ecologico e “connected”. Bozza del progetto: se oggi l’informazione viaggia più veloce dell’uomo, serve privilegiare le doti del mezzo di trasporto.
Il progetto Multicity ha già cercato di tradurre questa riflessione sulla mobilità, attraverso un portale Internet di supporto agli spostamenti, che propone itinerari che considerano tutti i mezzi di trasporto disponibili (auto, treno, aereo…). Lesecuzione su ruote legata al medesimo concetto arriva con il concept Tubik: l’identità della famiglia si allarga ai “gruppi affettivi”, agli amici, e al desiderio di creare un modo di viaggiare tecnologicamente superiore.
Un veicolo ispirato al celebre Citroën Type H, ribattezzato affettuosamente “TUB” (nome del predecessore).
I designer hanno creato uno stile quasi cubicom ma con forti input innovativi, con colori e materiali di target elevato per raffinatezza e confort.
Tubik offre ai passeggeri uno spazio interno dallo spirito “lounge”. La modularità dei sedili (semiallungati, posizionabili a megapoltrona e uno di fronte all’altro) e la tecnologia di bordo (grande display semicircolare, audio 5.1 alta definizione) creano uno spazio da vivere come un ambiente ricreativo.
Coniugare alla grande abitabilità dei consumi ridotti richiede una catena di trazione innovativa. La soluzione è la tecnologia Hybrid4, divenuta la stelletta dorgoglio di tutto il Gruppo PSA, associatata ad interventi sull’aerodinamica per restare sulle emissioni di CO2 di una berlina.
Le linee di Tubik fanno l’occhiolino a Citroën TUB (Traction Utilitaire Basse) e a Type H, sua ingegnosa evoluzione, “best seller” dell’epoca (mezzo milione di unità vendute in trentaquattro anni di commercializzazione).
Studiata futurizzando la morfologia, comporta dimensioni generose (larghezza: 2,08 m; altezza: 2,05 m; lunghezza: 4,80m) e può ospitare fino a 9 passeggeri.
La parte anteriore, stilisticamente distinta, evoca la lamiera ondulata di Citroën Type H che ricorda i caratteristici montanti del parabrezza.
Semplici ma dallaria techno, le superfici esterne lasciano intravedere l’ampia superficie vetrata panoramica, incolore, e le due grandi porte che permettono di accedere al posto di guida e alla lounge passeggeri; la prima con apertura ad ala di gabbiano, e la seconda a traslazione circolare, per liberare il lato destro dell’abitacolo.
Dalla postazione di comando in pelle nera pieno fiore, il guidatore viene identificato dal riconoscimento digitale e può leggere le informazioni sul display del sistema dati di guida sul parabrezza e su quello posizionato al centro del volante. Le immagini riprese dalla telecamera di retromarcia e di retrovisione badano a ciò che accade dietro al veicolo.
Le tre file di sedili possono essere modulate in funzione delle esigenze. Ogni seduta è indipendente. I due occupanti della prima fila possono scegliere di sedersi fronte strada o rivolti verso gli altri passeggeri. La fila centrale può ospitare tre persone, trasformarsi in tavolino basso, essere ripiegata e riposta sotto l’ultima fila per liberare uno spazio di circa 2m²; può essere completamente aperta per formare un divanetto, ad esempio per vedersi un film proiettato sul maxischermo multimediale.
Viaggio Ibrido – Utilizzando lla catena di trazione “Full hybrid” Diesel, l’autonomia del veicolo è superiore, e la motricità conta sulla modalità 4WD (le ruote anteriori azionate dal motore termico, le ruote posteriori da quello elettrico).
Tubik è dotato di cerchi da 22 pollici e pneumatici “tall & narrow” a bassissima resistenza al rotolamento. Nella ricerca di compromesso tra confort e tenuta di strada, è stata scelta la sospensione Idrattiva, tecnologia tipica delle Citroën importanti. Con qualunque carico, la distanza dal suolo resta costante grazie al pilotaggio dell’assetto in tempo reale; l’abbassamento automatico ad alta velocità favorisce l’aerodinamica e contribuisce a ridurre i consumi e le emissioni di CO2.
Fabrizio Romano
07/09/2011 – 17:54