L’Unione Europea ha approvato una importante direttiva che permetterà agli automobilisti che hanno compiuto infrazioni mentre si trovavano in un altro Paese dell’Unione Europea, di essere sempre tenuti al pagamento della relativa multa.
Il principio della cosiddetta “multa senza frontiere” è sancito dalla direttiva 44/11. Secondo la sua attuazione, verrà creato un unico Database comune che consentirà di identificare sempre i proprietari di vetture con targa estera, responsabili di violazioni al Codice della Strada. Gli stati membri hanno due anni di tempo per recepire questa direttiva nei rispettivi codici stradali.
Quattro tipologie di infrazione – La Direttiva stabilisce (per ora) quattro tipologie di infrazione, scaturenti da uno studio della Commissione Europea condotto nel 2004, secondo il quale il 75% degli incidenti è attribuibile a queste quattro tipologie di comportamenti scorretti. Nella fattispecie si tratta di: eccesso di velocità, la guida sotto l’influsso di alcol o droga, il mancato uso della cintura di sicurezza e il passaggio col rosso ai semafori.
Secondo le disposizioni d’attuazione, l’autorità che avrà accertato l’infrazione dovrà inviare una comunicazione al trasgressore in cui saranno dettagliati gli estremi della stessa, l’ammontare della multa (secondo le norme del Paese in cui è avvenuta) e le modalità di pagamento. il trasgressore avrà 60 giorni di tempo per compilare il modulo ricevuto e pagare l’importo dovuto.
I tedeschi NON ringraziano – Recentemente gli Automobile Club tedeschi, proprio su questo tema, hanno lanciato una sconcertante provocazione. Invitavano gli automobilisti tedeschi che avessero preso una multa in Italia, a non preoccuparsi di doverla pagare e, anzi, di attendere tranquillamente la scadenza del termine per il pagamento e di buttare nel cestino il verbale. Tanto non sarebbe successo niente. Essi, infatti, segnalavano che in Italia non esiste (contrariamente alla Germania) un ufficio preposto alla riscossione delle multe inflitte a cittadini stranieri di passaggio sulle nostre strade.
Alvise Seno
05/10/2011 – 16:12