Steve Jobs, il genio della Apple, linventore del Mac, delle font, e poi di iPod, iPhone e delliPad, è morto a 56 anni. Lo scorso agosto aveva annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato mantenedone però la Presidenza. Quarantun giorni dopo, lannuncio della morte, ultimo atto terreno della sua battaglia contro il tumore al pancreas che lo ha consumato, ma che non gli ha impedito di continuare la sua brillante leadership ed energica genialità.
Quando dovette lasciare la sua creazione, Apple, creò due aziende come Next e Pixar, con cui realizzò il primo cartone 3D. Quindi Apple acquistò le sue nuove aziende e Steve Jobs tornò a comandare la Apple nel 1996, quando lazienda di Cupertino era in profonda crisi, e Jobs in quindici anni lha trasformata in una delle società più forti del pianeta.
Lannuncio è arrivato nella notte con uno stringato comunicato sul sito Apple, una foto in bianco e nero di Jobs con la data di nascita e quella della morte, e un messaggio: «Apple perde un genio creativo e visionario, e il mondo ha perso un formidabile essere umano».
A tenere le redini dellazienda è Tim Cook. Ma Steve Jobs lascia un vuoto incolmabile tra i suoi collaboratori, come tra i milioni di fan.
Lascia in dote al mondo le sue ultime opere compiute come liPhone e liPad con cui ha realizzato il suo sogno del “piccolo schermo”, di un mondo al di là del computer e senza Windows. Non a caso il sorpasso sulla rivale Microsoft per valore di mercato è oramai da tempo compiuto.
Il Financial Times lo definì «la prima rock star dellindustria high-tech» per la sua abitudine – oramai copiata da tutti – di presentare ai suoi fan tutte le novità della casa dal palco di un teatro. Ricordando il tuo celebre motto: “Stay hungry – Stay foolish” siate affamati e siate folli. Porgiamo il saluto che meritano i grandi a Steve Jobs. Il tuo personale teatro continua…
Fabrizio Romano
06/10/2011 – 11:56