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"IV Forum Internazionale delle Polizie Locali"

 Obiettivo “Sicurezza” e non solo stradale, il tema affrontato al “IV Forum Internazionale delle Polizie Locali” patrocinato dal Ministero dell’Interno che si è tenuto a Riva del Garda e al quale sono intervenuti i rappresentanti dei vari Comandi europei di Polizia Locale.

 La tre giorni gardesana è stata aperta dal presidente dell’ACI Enrico Gelpi che ancora una volta ha chiesto al Governo e al Parlamento di legiferare a favore degli automobilisti, in particolare sopprimendo le antiquate “Accise” sui carburanti e ritornare alla vecchia Tassa di Circolazione, ma proporzionale ai chilometri percorsi e alle emissioni di CO2.

 Inoltre ha sollecitato il Parlamento di sanzionare quelle Amministrazioni Comunali che non rispettano quanto previsto dalla Legge che impone di destinare il 50% delle entrate derivanti dalle infrazioni stradali, al miglioramento delle strade e ad una mobilità più sicura ed efficiente. A tal proposito ha ricordato che nel 2010 sono entrati nelle casse comunali 1 miliardo e 140 milioni di Euro.

 Sono seguiti altri incontri e dibattiti, nel corso dei quali sono state evidenziate le varie competenze, le dotazioni e gli organici a disposizione delle Polizie Locali nei vari Paesi della Comunità Europea.

 Incrociando i dati emersi dall’indagine della Fondazione “Filippo Caracciolo” su 17 Paesi Europei, l’Italia si affianca all’Inghilterra solo per quanto riguarda i mezzi a disposizione, 25 per ogni 100 agenti contro i 7 della Spagna che però ha quasi il doppio di agenti ogni 1000 abitanti o della Francia che ne ha 15, mentre noi in media possiamo contare su 1,2 agenti per 1000 abitanti.
Per quanto riguarda l’Italia e gli strumenti a disposizione sono emerse molte anomalie. Per esempio su una media nazionale di 6,2 misuratori di velocità (Radar) ogni 100 mila abitanti, è stato rilevato che in Valle d’Aosta ce ne sono 13,6 mentre in Sicilia solo 2,7. Eloquente il dato che indica il numero degli etilometri, su una media nazionale di 2,2 ogni 100 mila abitanti, in Veneto ce ne sono 4,4, mentre in Calabria solo 0,4. Con buona pace per la sicurezza stradale, anche in questi casi il Sud viaggia a un’altra velocità, in tutti i sensi e il maggior costo delle Polizze di Assicurazione lo confermano.

 A proposito di Polizze di Assicurazione, un recente comunicato dell’ISVAP ha lanciato un allarme che deve allertare ogni automobilista: in Italia circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione o con contrassegni falsi, ovvero 7 veicoli su 100. E’ un dato molto preoccupante perché in caso di incidente si rischia di essere danneggiati e gabbati.

 Tra le varie frodi, le Assicurazioni “Ayala Insurance” e “Scozia Insurance” non sono abilitate ad operare in Italia e pertanto a tutti gli effetti, civili e legali, i contratti e i loro contrassegni sono falsi e non offrono alcuna copertura. Per combattere questo reato, il Presidente Generale di SARA Assicurazioni Alessandro Santoliquido ha ricordato che l’ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) qualche tempo fa aveva una banca dati di truffatori che erano stati identificati, c’era uno scambio di informazioni tra le compagnie per cercare di reprimere questo fenomeno, ma il Garante della privacy ha detto che non era possibile usare questa banca dati, perché queste persone, “i truffatori”, subivano un danno nella propria privacy!!!

 Altri reati di Falso, riguardano le Patenti, le Targhe, le Carte di Circolazione, i Permessi di accesso alle ZTL e i permessi di circolazione e sosta per Invalidi. Una situazione molto preoccupante che la legge attuale non punisce adeguatamente. Per molti la speranza è che la Revisione del Codice della Strada e l’introduzione del reato di Omicidio Stradale riescano a frenare molti di questi reati, ma al di là di ogni legge, serve anche il rispetto per il prossimo.

Autore/i: Paolo Pauletta
Pubblicazione: 28/10/2011 – 11.29