Nato da un’idea di Giorgio Sandi, il marchio italiano specializzato in custom artigianali ha lanciato una nuova birra. Un modo originale per far provare a tutti il “gusto” di essere un vero biker.
“Headbanger è un marchio che va vissuto come uno stile di vita, attraverso scelte che sappiano dare il giusto sapore: la moto che si guida, ciò che si beve o si mangia, il vestito che s’indossa… ogni scelta esprime una personalità e uno stile”. Bastano queste parole di Giorgio Sandi per inquadrare al meglio la Casa motociclistica Headbanger, da lui fondata nel 2010 con l’obiettivo di costruire custom con il fascino della grande tradizione americana. L’ultima occasione per conoscere più da vicino la Casa italiana è stato il lancio di una birra artigianale a doppio malto, la Headbanger Old School Ale, disponibile nelle varianti soft e strong da, rispettivamente, 6,5 e 8,5 gradi, realizzata in collaborazione con la Alina (Italian Brewing Company).
Una birra per veri biker – Testata in occasione di alcuni eventi organizzati da Headbanger, questa birra ha suscitato un certo successo fra un pubblico di solito molto esigente come quello dei biker, tanto da spingere i vertici della Casa italiana a portarne avanti il progetto di commercializzazione, che sarà definitivamente avviato, a livello nazionale, a partire da fine ottobre. La Soft Ale è una birra di colore rosso rubino ad alta fermentazione, con un gusto ricco di malto primaverile e un aroma reso armonioso dal luppolo di Saaz. La Strong Ale, invece, è di colore ambrato, ed è stata realizzata miscelando malti pregiato e fini luppoli, con un perfetto bilanciamento tra corpo e alcool, con sentori di liquirizia e un retrogusto speziato. “Il desiderio – ci ha tenuto a precisare Sandi – era quello di produrre una birra che potesse esprimere lo stesso sapore delle nostre custom, un prodotto dal carattere rude, inconfondibile e inimitabile, ispirato ai valori e alla filosofia Headbanger”.
Le custom – Allo showroom di Milano, sede scelta per la presentazione delle Old Schoole Ale, ci è stato possibile guardare da vicino i modelli che vengono realizzati con passione artigianale nella Factory di Rovato (Brescia), con il fondamentale aiuto di Luciano Andreoli, che in passato qualcuno ha scherzosamente definito “il signore delle kit bike”. E lo ribadiamo, Headbanger è un marchio tutto italiano, fatta eccezione per il motore V-Twin importato dagli States e per il telaio di origine austriaca. Quattro i modelli attualmente in gamma. La Foxy Lady (nome tratto dal titolo di un famoso pezzo di Jimi Hendrix), dotata di una generosa gommatura da 130/90 all’anteriore e da 180/70 al posteriore, di un serbatoio Fat-Bob da 18 litri e di una marmitta 2 in 2; la Gypsy Soul, equipaggiata col vecchio propulsore Shovelhead con carburatore, rivisto per rispettare l’omologazione Euro 3, provvista di forcella springer con ammortizzatore e ruota da 19”.
Completano la famiglia, la Hollister, dotata di forcella telescopica, telaio compatto su base Softail e serbatoio Peanut, e la High Flyin’, con manubrio drag-bar per un’ottima presa e spinta dal poderoso motore TP 121 di 2 litri. La particolarità di queste moto, oltre all’assenza di software, elettronica e iniezione, sta nelle praticamente infinite possibilità di personalizzazione, che consentono di venire incontro ai gusti anche della clientela più esigente. E proprio questa esclusività, unita alla raffinatezza dei dettagli artigianali, giustifica il listino che parte dai 21.300 euro della Hollister per arrivare ai 25.500 euro della High Flyin’.