Multispazio, anzi, “monovolume” sulle ideologie moderne.
E’ il concetto della Seat Alhambra oggetto del test.
Non è solo questione di avere a disposizione sette posti, ma anche di abitabilità e tecnologie funzionali adottate.
Si parte da una silhouette, con look da rappresentanza, specie nel colore blu della nostra versione del test.
Da apprezzare il livello di costruzione e solidità, condivisi con la Volkswagen Sharan.
Una “navetta da viaggio”, con motore Ecomotive 2.0 TDI da 140 CV e un buon assortimento di dotazioni plus.
Con un listino di partenza di 33.000 euro. Il relax per famiglia e amici è effettivamente il plus di questo modello anche col cambio manuale a 6 rapporti, apprezzando anche la solidità degli interni.
Tutto compattezzae razionalità, compresi i gruppi ottici, senza concessioni all’estro.
Anche dentro la Alhambra è fatta per privilegiare la pulizia e la definizione delle forme.
Il prezzo e… i plus – L’allestimento ha regolazioni elettriche e 3 memorie per i sedili anteriori. Poi c’è anche una chicca interessante: l’altezza del bracciolo che fa parte del box centrale può essere regolato in più posizioni in altezza, per un appoggio “su misura”.
Quanto alla plancia – simile a quella della VW Sharan, rende a chi è a bordo la sensazione di plastiche consistenti e di una costruzione solida come fosse appunto una Volkswagen.
Il feeling è dal sapore teutonico dunque, con i comandi disposti in geometrie che fanno riferimento all’ordine delle cose.
La chicca opzionale, come dicevamo, è l’azionamento delle porte posteriori e del portellone. Si può scegliere fra tre modalità di blocco e sblocco: semplicemente dal telecomando, dai pulsanti sulla plancia e dagli interruttori posti sui montanti centrali.
Per la sicurezza dei più piccoli, il meccanismo rileva la presenza di un ostacolo e si blocca. Quando occorre utilizzare la terza fila di sedili, il sistema modulare permette facilmente di ribaltare lo schienale e basculare la seduta.
Impronte toste – Considerata ala stazza la Alhambra su comporta su strada assai dignitosamente. L’assetto è in effetti ben “sostenuto”, controllando i movimenti del corpo vettura e al contempo l’efficacia delle sospensioni e dell’ammortizzazione, fondate sul livello comfort.
Abbinato al turbodiesel 2.0 TDI, il cambio manuale a 6 marce offre una rapportatura omogenea, ben spaziata e agile su strada. Anche lo sterzo non è propriamente turistico, ma conserva buona reattività, sempre in rapporto all’equilibrio peso-dimensioni.
Un minimo di parte del merito va anche alle ruote da 17 pollici, con un feedback più deciso al volante, e vantaggi per la sensibilità nell’impostare le traiettorie.
2.0 TDI CR Reference 30.500,00 Euro
2.0 TDI CR Reference DSG 32.400,00 Euro
2.0 TDI CR Style 33.000,00 Euro
2.0 TDI CR Style DSG 34.900,00 Euro
2.0 TDI CR Style 4WD 34.200,00 Euro
2.0 TDI CR Style DSG 170CV 36.100,00 Euro
Valutazioni e guida all’acquisto
La qualità in linea con Volkswagen ma il prezzo Seat è uno dei punti forti della Alhambra. L’equipaggiamento soddisfa oltre gli standard, in versione Reference e ancor più in quella Style (entrambe in versione con cambio manuale oppure co il DSG, e la Style anche 4wd). Peccato solo che, come per la versione del nostro test, per contenere giustamente i costi alcune dotazioni interessanti facciano parte della lunga lista di opzionali, comprese le porte posteriori scorrevoli e il portellone a comando elettrico in apertura e chiusura, Equipaggiamenti che possono fare la differenza per completare l’immagine Alhambra da semplice bel monovolume fino a portarla ai confini di ammiraglia da rappresentanza e con tutti i comfort. Porte osteriori e portellone elettrici voglioni del resto un plus di 940 Euro. Per i fari bi-xeno occorrono 955 Euro, per il Winter-Pack II completo di parabrezza riscaldabile altri 525, per il Techno Pack III con navigatore 5” (non proprio grande), Bluetooth e Park Assist 1.115 Euro. Si pagano pure gli airbag laterali seconda fila, anche se solo 200 Euro.
Un veicolo comunque che sul mercato è vincente nel rapporto qualità-prezzo.
Garanzia e Manutenzione
24 mesi senza limiti di percorrenza
Servizio Estensione Garanzia
1 anno oppure 60.000 km 290,00 Euro
1 anno oppure 90.000 km 450,00 Euro
2 anni oppure 80.000 km 405,00 Euro
2 anni oppure 120.000 km 815,00 Euro
Info: http://www.seat-italia.it
SCHEDA TECNICA SEAT ALHAMBRA 2.0 TDI CR
Motore 4 cilindri – Turbodiesel Common-Rail, bialbero, 16v – Euro 5
Cilindrata (cc) 1.968
Potenza massima kW/CV/a giri min. 103 kW / 140 CV a 4.200 giri
Coppia massima (Nm a giri/min.) 320 Nm a 1.750-2.500
Prestazioni rilevate
Velocità max (km/h) 191
Accelerazione 0 – 100 km/h (sec) 11,2
Ripresa 80/120 Km/h in V (sec) 12,8
Consumi (dichiarati 6,9/4,9/5,6)
Ciclo urbano (l/100 km) 7,5
Ciclo extraurbano (l/100 km) 5,5
Ciclo combinato (l/100 km) 5,7
Emissioni CO2 (g/km) media 146
Trasmissione al suolo
Trazione Anteriore, controllo elettronico stabilità ESP
Cambio manuale meccanico a 6 rapporti
Freni anteriori/posteriori Dischi autoventilanti 314×30 /dischi 282×12
Ruote 7Jx17 – pneumatici 225/50 R1798H
Sospensioni anteriori a ruote indipendenti schema McPherson, molle elicoidali, barra antirollio; posteriori a indipendenti multilink 4 bracci, molle elicoidali, barra antirollio e barra servosterzo elettroidraulico
Sterzo cremagliera con servoassistenza elettromeccanica
Pesi e Misure
In ordine di marcia (kg) 1.822
Massa max rimorchiabile kg 2.200
Carrozzeria 5 porte, 5+2 posti
Lunghezza/larghezza/altezza (mm) 4.854/1.904/1.720
Passo (mm) 2.919
carreggiata anteriore 1.569/ mm; carreggiata posteriore 1.617 mm
Volume vano bagagli (litri) 5 posti 809; con 2° fila abbassata 1339 – 7 posti 267; con 3° fila abbassata 658
Capacità serbatoio carburante (litri) 70
I Pregi
Impressione di qualità globale, dentro e fuori
Media consumi da apprezzare
Silenziosità del motore
Alto comfort per sette posti
Sfruttamento degli spazi e dotazioni
Porte post. scorrevoli e portello a comando elettrico
Sistema di retrocamenra che si regola nella direzione del parcheggio
I Nei
Estetica manageriale, poco personalizzata
Schermo navigatore un po’ piccolo
Gli equipaggiamenti più “evoluti” si pagano a parte
Fabrizio Romano
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