Le vendite della Fiat 500 sul mercato americano sono in calo e allora Chrysler Group ha deciso la sospensione della produzione dei motori 1.4 nello stabilimento Global Engine Manufacturing Alliance di Dundee, Michigan.
Secondo Tom Zimmermann, rappresentante del sindacato locale e responsabile per il gruppo dei tecnici, 100 dei 400 tecnici impiegati nello stabilimento sono stati messi in cassa integrazione e non è chiaro quando ritorneranno al lavoro. Jodi Tinson, portavoce di Chrysler, minimizza e fornisce altri numeri: 35 lavoratori sono stati messi in mobilità, altri 30 sono stati destinati ad altri reparti.
La vendita delle Fiat 500 sul mercato americano non sta quindi ottenendo i risultati sperati. Sergio Marchionne dichiarò che l’obbiettivo era 50.000 Fiat 500 l’anno ma fino al 31 ottobre sono state consegnati, complessivamente, 15.826 esemplari. Le vendite sono iniziate lo scorso marzo, in ritardo rispetto ai tempi previsti a causa di lentezze nella costituzione della rete di vendita. Attualmente, sul mercato, ci sono 130 concessionari. Le Fiat 500 si vendono di più in California mentre le consegne vanno male negli stati del Midwest.
Frattanto, il piano di ritorno del Gruppo Fiat negli States prosegue. Questa settimana al Salone di Los Angeles, Fiat presenterà la 500 Abarth con motore 1.4 T-Jet da 160 CV, prodotto anche questo nello stabilimento di Dundee.
Alvise Seno
15/11/2011 – 18:02