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Kawasaki Versys 1000: perfetta per viaggiare

 La famiglia Versys si allarga: dopo la 650 ecco la tanto attesa sorella da un litro, pronta a sfidare la Ducati Multistrada e le altre enduro stradali, forte di una dotazione elettronica di ultima generazione e di un potente propulsore derivato da quello della Z1000

 Non c’è dubbio: all’interno della vasta gamma Kawasaki, che spazia dalle custom alle supersportive, dalle naked alle monocilindriche da cross, un enduro stradale di questa caratura era l’ultimo tassello mancante. E in un segmento affollato come questo, con BMW 1200 GS, Ducati Multistrada e Honda Crossrunner pronte a dare battaglia a KTM 990 Supermoto T, Triumph Tiger 800, Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré e Suzuki V-Strom 1000 (di cui è ormai imminente il ritorno sul mercato), la Kawasaki non poteva essere da meno. Così la Versys, finora disponibile solo in versione da 650 cc, dopo aver subito una cura “ipervitaminizzante” da parte dei tecnici di Akashi, ha raggiunto il litro di cilindrata, guadagnando anche nuove mappature e il controllo di trazione.

 Caratteristiche – A livello estetico non cambia molto rispetto alla sorella minore. A cominciare dal doppio gruppo ottico anteriore, passando per il serbatoio (ora molto più capiente con i suoi 21,5 litri), fino ad arrivare al codone, che integra il portapacchi e due comodi maniglioni laterali. Con un’altezza da terra in media con la concorrenza (845 mm), la sella, ancora sdoppiata, offre spazio abbondante per pilota e passeggero, mentre sono stati rivisti forcellone e terminale di scarico, qui più lungo e imponente. Infine, dietro al cupolino regolabile in altezza troviamo una chiara strumentazione analogico-digitale.

 Ciclistica – Con i suoi 239 chilogrammi in ordine di marcia, la Versys non è certo tra le più leggere del segmento. Monta un telaio a doppio trave in alluminio, mentre il comparto sospensivo prevede una forcella upside-down da 43 mm, regolabile in estensione, e un monoammortizzatore dotato di un pratico pomello esterno per registrare a piacimento la taratura del precarico. L’impianto frenante è composto all’anteriore da due dischi a margherita da 300 mm, con pinze a quattro pistoncini, al posteriore da un disco singolo da 250 mm, con una pinza a pistoncino unico. E come su altri modelli della Casa la leva del freno anteriore è regolabile su cinque posizioni.

 Motore e elettronica – Come accennato, la Kawasaki Versys 1000 monta il propulsore della Z1000 in versione depotenziata. Si tratta di un 4 cilindri di 1.043 cc da 117 CV a 9.000 giri e 102 Nm di coppia massima a 7.700 giri. A livello tecnologico sono stati aggiunti il sistema di controllo di trazione KTRC (Kawasaki TRaction Control), qui impostabile su tre livelli d’intervento, abbinato a due mappature, una Full l’altra Low Power, che “taglia” la potenza di un buon 25%. Completa il quadro l’ABS di ultima generazione.

 In arrivo – Lunga la lista di accessori che saranno disponibili per la Versys 1000, attesa nelle concessionarie nel 2012 a un prezzo ancora da definire. Due le colorazioni disponibili: Pearl White e Metallic Magnesium Grey.

André Rossi
23/11/2011 – 13:17

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