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L’andamento dei costi dell’auto negli ultimi 20 anni

 Il Centro Studi Auto Aziendali ha prodotto una sintesi dell’aumento dei costi dell’automobile negli ultimi 20 anni. Analizzando le serie storiche a partire dal 1991 sono state valutate le voci di spesa (prezzo d’acquisto, benzina, assicurazione, pneumatici, carburante, tasse) prendendo come riferimento l’indice di variazione dei prezzi al consumo (meglio noto come tasso di inflazione).

 Analizzando i dati ufficiali sui costi di esercizio pubblicati dall’Aci – Automobile Club d’Italia (si considerano auto con cilindrata fra 1001 e 1500 cc, con una percorrenza media annua di 15.000 chilometri) si scopre che mentre i costruttori hanno apportato un enorme innovazione cercando di contenere l’aumento dei prezzi, il fisco e le assicurazioni hanno avuto un comportamento diametralmente opposto.

 Nel periodo considerato, il livello medio dei prezzi al consumo è aumentato del 70,5%. Nello stesso periodo il prezzo su strada di un’auto media a benzina è aumentato del 98,9%. La ragione di un aumento superiore all’inflazione è da ricercarsi prevalentemente nella qualità. Dal punto di visita dell’equipaggiamento e del livello di sicurezza, infatti, i costruttori hanno lavorato molto.

 Nello stesso intervallo temporale considerato, il bollo è cresciuto del 216,1% ma non si può certo dire che sia avvenuto anche un corrispondente miglioramento del servizio agli automobilisti. È interessante notare che il costo per il carburante è aumentato in misura solo lievemente superiore al tasso di inflazione, 81,5% contro 70,5%. C’è una ragione: il prezzo alla pompa ha certamente avuto una dinamica sostenuta ma oggi guidiamo vetture con consumi di carburante ed emissioni inferiori grazie al miglioramento tecnologico.

 Si è assistito, invece, a un fortissimo incremento dei prezzi dei pneumatici, aumentati del 157,1% contro il 70,5% dell’aumento dell’inflazione. Anche in questo caso la ragione è da attribuirsi all’innovazione tecnologica, che ha permesso di fare sì che un pneumatico di oggi non sia neppure lontanamente paragonabile a uno di ventanni fa.

 La nota dolente riguarda le assicurazioni. Negli ultimi 20 anni, in media, i premi per le RC auto sono aumentati del 487,4%. Il risultato va controcorrente rispetto a due importanti aspetti: innanzitutto l’aumento più consistente si è verificato dopo la liberalizzazione delle tariffe del 1° luglio 1994. Teoricamente, l’aumento della concorrenza tra compagnie di assicurazione avrebbe dovuto portare un calo. Invece, si è verificato il risultato opposto. Inoltre si è riscontrato che tra il 1991 e il 2010 il numero di vittime per incidenti stradali in Italia sia calato del 38%.

 L’ultimo interessante dato riguarda i costi per manutenzioni e riparazioni, che hanno registrato una diminuzione del 3,8%. Ancora una volta questo risultato è riconducibile all’azione delle case automobilistiche che hanno reso molto più affidabili le loro autovetture, rendendo sempre meno necessari tagliandi ed interventi di manutenzione.

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