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Suzuki Bandit 650SA: a volte ritornano

 Scomparsa negli ultimi anni dai listini, torna una delle moto storiche del marchio Suzuki: si tratta della Bandit, che sarà in vendita in un’unica versione a un prezzo concorrenziale.

 La crisi si sente anche nel mondo delle due ruote. Così, piuttosto che lanciarsi nella produzione di nuovi modelli, molte Case preferiscono ritoccare quelli già in gamma o, addirittura, rispolverare versioni di successo, che in passato hanno incontrato il favore del pubblico. È questo il caso di un mostro sacro come la Suzuki Bandit che, lanciata nel 1989, forte di un design semplice ma gradevole e di un motore molto affidabile è stata venduta in 431.000 esemplari. La Bandit 650SA è una moto pensata per coloro che desiderano un mezzo “facile” e pratico per affrontare il quotidiano tragitto casa-lavoro, ma anche per intraprendere qualche piccolo viaggio, grazie alla protezione offerta dalla semicarenatura. Una sorta di via di mezzo fra la “entry level” Gladius e la sportiveggiante GSR 750.

 Caratteristiche – Versatilità e comfort: ecco l’essenza dalla nuova Bandit. Tutto è pensato per venire in contro alle esigenze di chi guida, a cominciare dall’ergonomia della sella, disegnata e sviluppata esclusivamente per questo modello e regolabile (si passa da 790 a 810 mm di altezza da terra) così come il manubrio e le leve di frizione e freno. Il cupolino, dal design moderno, è un tutt’uno con la semicarena, che “nasconde” comodi vani portaoggetti. La strumentazione, infine, mista analogico-digitale, include anche l’utile indicatore della marcia inserita, quello del carburante, l’orologio e i due classici contachilometri parziali.

 Motore – Il motore è un 4 cilindri in linea di 656 cc raffreddato a liquido, che dispone di 85 CV a 10.500 giri e 61,5 Nm di coppia massima. Il sistema d’iniezione con doppia valvola a farfalla SDTV (Suzuki Dual Throttle Valve) ha consentito di ottimizzare l’erogazione tutti i regimi, fornendo una più ampia curva di coppia: l’ideale per una moto tuttofare, che deve cavarsela agilmente nel traffico di tutti i giorni, ma anche nei trasferimenti autostradali. Inoltre, un circuito automatico di controllo del minimo (ISC) monitorizza e regola il regime, garantendo sia un minimo stabile sia un avviamento sempre pronto, riducendo al contempo le emissioni a motore freddo.

 Prezzo – Disponibile nell’unica colorazione bianco perlato e con sistema ABS di serie, la Bandit 650SA sarà in vendita a partire dal prossimo anno, al prezzo di 6.990 euro. La distribuzione avverrà in base alle ordinazioni effettuate presso le concessionarie Suzuki.

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