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Caro Carburanti: colpiti in Pieno

 …e qualcuno affondato.

 L’effetto del costo carburanti e della liberalizzazione del Governo Monti sulla via del decreto attuativo, trovano diverse entità sofferenti.

 I primi, come ovvio, sono gli automobilisti, che si trovano a pagare la benzina da 1,735 fino a quasi 1,800 Euro al litro, e il gasolio da 1,685 a 1,715 Euro al litro. Ma c’è di più.

 C’è il fenomeno degli “sconfinanti” cioè di chi va a fare il pieno oltreconfine, in un raggio che supera i 35 km di distanza. Svizzera, Austria, e l’estrema situazione di chi va in Slovenia-Croazia, anche se gli automobilisti della zona friulana usufruiscono di bonus carburante interessanti. Ma comunque gli conviene andare oltreconfine, dove la benzina segna 1,485-1,495.

 Risultati? Due particolarmente significativi. Il fenomeno globale è già costato alle casse dello Stato italiano 240 milioni di euro di mancato introito. Inoltre ci sono 20.000 posti di lavoro a serio rischio, perché i distributori italiani in prossimità del confine hanno subito un calo di erogazione del 53 per cento.

 Si salvano parzialmente automobilisti e distributori che fanno uso del GPL, che ancora permette un risparmio del 30 per cento. Ma la situazione globale necessita comunque di analisi un po’ più “creative” da parte del Governo attuale. Anche perché la illustata “liberalizzazione” delle pompe riuscirà a permettere l’uso di carburanti multimarca solo a chi è riuscito a diventare proprietario della stazione di servizio, ovvero una minima parte. E le “pompe bianche” quelle no-logo, sono ancora pochine.

Fabrizio Romano
02/02/2012 – 11:01

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