La tecnologia formato sport. La BMW Serie 6, gamma F12 (coupé) e F13 (cabriolet) sfoggia la sua arma plus, unaltra innovazione globale: è la nuova generazione della BMW M6, il punto più alto della sportività declinata secondo i canoni della Casa di Monaco di Baviera: elevatissima tecnologia, sportività oltre gli standard. La presentazione è prevista per il salone dell’auto di Ginevra sia in versione coupé sia spider.
La nuova M6 si riconosce immediatamente per alcune determinanti particolarità estetiche: anteriormente il fascione paraurti è più muscoloso e pronunciato, esaltato dalla grande presa d’aria. I fianchi, più larghi, sono integrati con vistose minigonne laterali e grandi ruote da 19” e in coda primeggiano i doppi scarichi laterali. Il tetto, infine, è in fibra di carbonio per abbassare il baricentro e contribuire alla riduzione del peso complessivo.
Il motore è l’8 cilindri a V di 4,4 litri biturbo già presente su http://www.motorage.it/?p=2973 M e X6 M, ulteriormente affinato. Sua caratteristica peculiare è l’architettura a flussi invertiti: i condotti di scarico, infatti, sono posizionati all’interno della V (dove prendono posto anche i due turbocompressori twinscroll) mentre i condotti di aspirazione sono esterni. Inoltre, su questa versione, i condotti sono stati ulteriormente accorciati e aumentati di diametro per ottimizzare i flussi.
Questo propulsore è un concentrato di tecnologia: sistema Valvetronic (che permette, grazie a una particolare architettura degli alberi a camme della distribuzione, di eliminare le valvole a farfalla d’aspirazione tradizionali), doppio Vanos 1 (distribuzione bialbero, con quattro valvole per cilindro e fasatura variabile in funzione della tipologia di funzionamento), iniezione diretta di benzina, sistema Start-Stop e sistema di recupero di energia in frenata. La potenza massima è pari a 560 CV a 5.750 giri, con un picco di coppia di 680 Nm tra 1.750 e 5.600 giri. La precedente generazione, equipaggiata con il 10 cilindri da 4.999 cc, erogava 507 CV.
La trazione, posteriore, è sotto il rigido controllo dell’elettronica: è infatti presente il differenziale elettronico Active M e sistema di stabilità DSC Dynamic Stability Control con tre livelli di intervento (da “normale” a sportivo a “disattivato”). Il cambio è del tipo semiautomatico a doppia frizione con sette marce. L’M DCT può essere utilizzato in modalità automatica, automatica-sportiva e totalmente manuale. Dispone di sistema Low Speed Assistance che rende la cambiata più dolce nell’uso più confortevole e programma Drivelogic che consente di impostare tre programmi di gestione: dal più “morbido” al più esasperato.
La nuova BMW M6 ha un telaio di elevatissimo livello tecnologico, perfezionato lungo il Nurburgring. Le sospensioni sono a controllo elettronico grazie al Dynamic Damper Control (DDC) che prevede tre tipologie d’assetto: Comfort, Sport e Sport Plus. L’impronta a terra è garantita da ruote da 19” con pneumatici anteriori da 235 e posteriori da 295 mm di battistrada. L’impianto frenante consta di dischi anteriori da 410 mm di diametro, posteriori da 396, morsi da pinze a sei pompanti. A richiesta, per la prima volta su una BMW M, ci sono dischi in carboceramica abbinati a ruote da 20”. I freni sono integrati con Anti-lock Braking System (ABS), Cornering Brake Control (CBC), Dynamic Brake Control (DBC), Brake Assistant, brake fade compensation, Brake Drying e Start-off Assistant.
L’M6 model year 2012 è in listino da subito anche in versione scoperta. La capote in tela, ad azionamento elettrico, funziona anche in movimento (fino a 40 km/h) e necessita di soli 24” per aprirsi o chiudersi completamente.
Le prestazioni sono ovviamente eccezionali: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4”2 (4”3 la Cabriolet) e velocità massima di 250 km/h autolimitati. Nonostante la maggiore potenza e le prestazioni migliorate, la BMW M6 F12 e F13 consumerebbe mediamente il 30% in meno rispetto al modello precedente.