Per il momento è un esercizio di stile realizzato da Land Rover per saggiare il gradimento del pubblico. La prima impressione, però, è “soggettiva e opinabile” considerando la forza caratteriale della Evoque originale.
Al Salone di Ginevra (8 – 18 marzo), allo stand Jaguar e Land Rover si vedede in lista anche la Range Rover Evoque Convertibile, concept derivata dall’originale e bellissimo Sport Utility che ha recentemente conquistato il pubblico con il suo appeal.
Scoperchiata – La ricetta, comunque, è semplice. Prendete un Suv di successo, con una delle sue parti migliori caratterizzate nel tetto spiovente e poi eliminate il padiglione montando una capote di tela. Il risultato è una mutilata vettura scoperta, forse un po’ goffa per avvicinare anche solo lontanamente il fascino della Evoque reale quanto la goliardia di una cabrio, ma allo stesso senza nemmeno più l’identità di un Suv della nuova generazione, che invece Evoque possiede a palate.
Algoritmi sempre alti – Della Evoque, comunque, rimane invariata la meccanica, compresi trazione integrale e sistema Terrain Response per le escursioni in offroad. Nel quadro, i cerchi di lega da 21 pollici Titan Silver, la vernice metallizzata Causeway Grey e gli interni in pelle Lunar e avorio. Come sempre ricco l’allestimento, con tanto di telecamere surround, Park Assist e un impianto d’infotainment con display da 8” e sistema audio della Meridian.
Futuro? – Attendiamo trepidanti il responso della gente, per valutare la possibilità di vedere un domani l’Evoque Convertibile sulle strade. Nel frattempo, dalla Casa hanno fatto sapere che per lo sviluppo e la produzione finale occorrerebbero quasi un paio d’anni.
André Rossi
28/02/2012 – 18:18