Dopo aver ribadito la sua posizione contraria allart. 18: “C’è l’ha solo l’Italia. Meglio assicurare le stesse tutele ai lavoratori in uscita in modi diversi, analoghi a quelli in uso negli altri Paesi. Diversamente, le imprese estere non capiscono e non vengono qui ad investire”, l’affermazione dell’ AD Fiat-Chrysler Marchionne riguarda la possibile decisione di chiudere due stabilimenti. Dipende anche dalle vendite negli Stati Uniti, dice Marchionne.
Praticamente, dopo la chiusura di Termini Imerese, un paio di altri stabilimenti italiani si salveranno “in relazione alle immatricolazioni in America”. Quali potrebbero essere gli stabilimenti a rischio chiusura tra Mirafiori, Cassino Atessa, Melfi e Pomigliano?.
Secondo dichiarazione du Marchionne: “E’ Fiat che potrà esportare negli Usa. Questo penso di fare per l’Italia ed è per questo che trovo insopportabilmente razzista dipingermi come un uomo senza patria”.
Intanto Fiat e Sberbank hanno siglato una lettera di intenti per la produzione e distribuzione di vetture in Russia. Saranno prodotte soprattutto Jeep, e successivamente si dovrebbero prevedere anche altri modelli e motori da assemblare.
Gli accordi definitivi dovrebbero essere siglati entro il 2012.
Fabrizio Romano
29/02/2012 – 16:36