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Primi test Moto GP – Si riparte da Stoner

 Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Spies, Rossi: questi, per ora, i primi cinque piloti del motomondiale, secondo il verdetto dei test di Sepang. Le Honda sono sempre davanti a tutti, ma la Yamaha non sta certo a guardare. E quest’anno anche la Ducati…

 Casey Stoner riprende da dove aveva finito. In cima ai tempi cronometrati, staccato da tutti, quasi a voler riconfermare quella supremazia che lo scorso anno non è mai stata messa in discussione. Poco meno di 6 i decimi di vantaggio su Jorge Lorenzo, 0”649 su Dani Pedrosa e 0”888 su Ben Spies. Al quinto posto, a un secondo e due troviamo un soddisfatto Valentino Rossi, in costante progressione con la nuova Ducati.

 Stoner: l’uomo da battere – Costretto a saltare la prima giornata di prove per un problema alla schiena, l’australiano dell’HRC ha dominato la seconda e la terza, pur girando poco rispetto agli altri piloti. Certo, la sua Honda è già al top, e anche con i nuovi motori di 1.000 cc fa faville. Ma il merito è anche suo, che riesce a essere veloce fin da subito e, per il momento, non c’è nessuno che possa davvero impensierirlo, nemmeno il suo compagno di squadra Daniel Pedrosa, almeno per ora relegato al ruolo di gregario.

 Lorenzo: già ok sul passo di gara – Se il tempo sul giro lo confina al secondo posto con un certo distacco, il maiorchino sul passo di gara sembra già in forma campionato, con 13 tornate sul 2’00” costante. Dalla brutta caduta nel Gran Premio d’Australia dello scorso anno, era la prima volta che Jorge risaliva in sella alla sua Yamaha, ma si è comunque dimostrato all’altezza delle aspettative. La sua M1, nonostante i cambiamenti, resta una moto equilibrata sotto tutti i punti di vista, anche se “paga” ancora qualcosa in termini di accelerazione rispetto alla Honda. Non male, sempre in Casa Yamaha, la prestazione di Ben Spies, anche se l’americano deve ancora dimostrare di essere davvero competitivo in gara.

 Rossi: work in progress – Già le malelingue si sono scatenate, sostenendo che quest’anno Vale farà meglio perché guida una “giappo-Ducati”, ma comunque “prenderà paga…”. Discorsi da bar sport a parte, nonostante il secondo di distacco da Casey, i miglioramenti sono stati evidenti, come ci ha tenuto a sottolineare il direttore tecnico della Ducati, Filippo Preziosi: “Valentino ha trovato la confidenza che gli mancava con l’anteriore: questo significa che abbiamo lavorato nella giusta direzione”. Già al termine della prima giornata, scendendo dalla moto, Valentino ha fatto una piccola carezza al serbatoio, a conferma che le prime sensazioni sono positive: “Sono contento perché fin dai primi tre, quattro giri ho capito che la moto mi piaceva. E’ migliorata la posizione di guida, la frenata, l’entrata in curva, è più agile nei cambi di direzione e s’impenna molto meno. Posso frenare come piace a me, fare le traiettorie che voglio e in generale mi sento più a mio agio. Certo, per vincere c’è ancora molto da lavorare su accelerazione, elettronica, erogazione del motore e set up. Ma sono comunque soddisfatto”.

 Prossimo appuntamento –  D’altronde, fatta eccezione per Stoner, Lorenzo è a soli sei decimi di distacco e, soprattutto, Valentino ha saputo migliorare costantemente, cosa che nella scorsa stagione proprio non gli riusciva, come se certi limiti gli impedissero qualsiasi progresso. L’australiano della Honda ha lanciato il guanto di sfida, ma di tempo per raccoglierlo ce n’è ancora prima dell’inizio del campionato. Per vedere gli eventuali progressi di Lorenzo e del binomio Valentino-Ducati bisognerà attendere la fine di febbraio (28 e 29 febbraio, 1 marzo), quando si svolgerà un’altra sessione di test collettivi sempre in Malesia.

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